Delitto e castigo di Fëdor Dostoevskij edito da Mondadori

Delitto e castigo

Editore:

Mondadori

Edizione:
3
Traduttore:
Prina S.
Data di Pubblicazione:
22 novembre 2016
EAN:

9788804671879

ISBN:

8804671874

Formato:
brossura
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Trama Delitto e castigo

Spinto da considerazioni teoriche, oltre che dalla miseria, il giovane Raskòl'nikov uccide un'anziana usuraia e si condanna così al rimorso e alfa nevrosi; trova infine pace nell'espiazione è nell'amore per la dolce Sonja. "Delitto e castigo" è dunque il romanzo della perdizione, ma dì una perdizione, che, proprio nel suo momento più oscuro, trova una luce che la redime. E in ognuno dei molteplici personaggi sopravvive una scintilla di bontà, soffocata dall'orrore eppure ancora palpitante di speranza. Intessuto di una grande complessità di temi, il romanzo riflette i principali motivi che agitarono la Russia di metà Ottocento e l'animo dell'autore: dagli ideali protosocialisti a un superomismo quasi nietzschiano, fino al misticismo messianico tipicamente slavo.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 25 recensioni

IrrinunciabileDi C. Adriana-4 aprile 2018

Non si può farne a meno, ogni commento sarebbe riduttivo. Una congerie di sentimenti minutamente analizzati, linguaggio penetrante, incubi descritti con una vividezza ed efficacia da lasciar senza parole. La colpa che prende possesso dell'uomo tanto da divenirgli insopportabile, da preferire qualunque altra punizione a questo peso.

Una lettura allucinante, quasi tutta un'illusioneDi R. Manuela-22 marzo 2018

Non saprei da dove iniziare per scrivere una recensione. Sicuramente non dalla trama, neanche un accenno, perché anche la minima introduzione rischia di svelare le prime 100 pagine del libro. E mi rifiuto. Quindi inizio a parlare delle mie sensazioni: questo libro è assurdo. Inizialmente mi sembrava lento, davveeero leeeento, trooooppo lento. Una lentezza dispersiva, una lentezza confusionaria. Una confusione che è presente ovunque. La confusione è presente in questa San Pietroburgo sporca, caotica, afosa soffocante. La confusione è presente nelle parole del narratore che ti fanno entrare nella sua testa confusa e ti stordiscono tanto da non capire più cosa sia vero e cosa no. Una confusione così forte che mi ha fatto perdere la consapevolezza della lettura: mi sono sentita distaccata da me e completamente dentro, completamente intrappolata nei pensieri del nostro caro Raskol'nikov. L'ho terminato e non me ne sono accorta. Ti perdi nei suoi e ormai tuoi pensieri, nelle sue e ormai tue paure, nella sua (e solo sua, si spera) malattia e perdi ogni capacità percettiva. È allucinante. È totalizzante. È un'esperienza mistica. È magistrale.

SplendidoDi B. Anna-12 febbraio 2017

Non abbiate paura che sia uno di quei libri che ci si propone di leggere ma che rimangono letti a metà. La descrizione dei personaggi è profondamente minuziosa, fin nei minimi particolari, ma credo che sia nelle riflessioni e nei pensieri dell'autore che si ritrovi il pregio di questo libro.

Un capolavoro psicologicoDi r. paolo-24 febbraio 2015

Devo ammettere che mi piace molto la letteratura russa, e "Delitto e castigo" è uno dei miei romanzi preferiti. Raskolnikov è un personaggio conflittuale, mostra molto interesse per l'appartenenza di classe e, consapevole di appartenere a una classe superiore, crede di avere il diritto di commettere un omicidio. Contrariamente al titolo, questo romanzo in realtà non si concentra sul reato o sulla pena, ma piuttosto sul tumulto interiore di Raskolnikov e sull'impatto che il suo gesto ha sulla sua intelligenza e le sue emozioni, fino al momento in cui il senso di colpa lo travolge e lo porta a confessare. In questo modo ha termine la sua alienazione, dimostrata dal fatto che per gran parte del romanzo l'azione si svolge nella mente di Raskolnikov. Fyodor Dostoyevsky è stato sicuramente uno scrittore molto abile nell'entrare in profondità in una mente squilibrata. La morale che ci propone questo libro è che il crimine più grande non è tanto il delitto quanto la superbia di Raskolnikov, che si è posto sopra i suoi simili. Forse Dostoevskij stava anche cercando di mostrare al lettore i pericoli del razionalismo e dell'utilitarismo.

Delitto e castigoDi O. Federico-6 agosto 2011

Il Classico con la c maiuscola, un romazno di infiniti temi e di infiniti rimandi, delitto e castigo potrebbe essere definito in infiniti modi e su di esso ci sarebbe talmente tanto da dire che qualsiasi cosa rischierebbe di risultare banale o risentita. La vicenda dello studente Raskolnikov che uccide una vecchia usuraia per dimostrare a se stesso di essere un uomo speciale è un viaggio nella psiche umana dilaniata dalla lotta fra l'istinto e la ragione, fra l'impulso e l'intelletto (il suo stesso nome deriva dal russo "raskolnik" che significa "diviso"). Tutto il romanzo ruota attorno i due poli richiamati dal titolo: da un lato il "delitto", l'azione impulsiva e contraria al buon vivere comune, dall'altro il "castigo", la punizione per il misfatto seguita dall'espiazione della colpa, espiazione che si manifesta sotto forma di sofferenza fisica e psichica (Dostoevskij esplora palesemente il tema di matrice cristiana della purificazione dello spirito tramite il dolore). Insomma, il romanzo è di grande portata e di grande significato. Di Dosteoevskij mi ha colpita poi la capacità di indagare con totale profondità l'animo umano, come uno psicologo sa calarsi nella psiche di ogni personaggio per riportarne alla luce pensieri e pulsioni con una nitidezza e una semplicità tipiche solo di un autore di immenso talento. Andate al di là dell'apparente pesantezza di alcuni passaggi e vi troverete fra le mani un capolavoro assoluto, un romanzo-universo di grande valore che vi farà riflettere e vi insegnerà tante, tante cose!

EpocaleDi d. francesca-4 maggio 2011

I classici hanno il grande merito di riflettersi nel bagaglio storico che ognuno di noi si porta dietro pur non rendendosene conto. Esattamente come questo testo. Non sempre è necessario raccontare qualcosa che appartenga alla nostra quotidianità per sentirlo attuale ma basta leggere i sentimenti che ci sono tra le righe della narrazione per sentire che c è un Raskol'nikov in ognuno di noi.