Descrizione Delitti pitagorici
Atene, 1929. In un misero appartamento viene trovato morto Stèfanos Kandartzìs, un insegnante di matematica del liceo. A riconoscere il cadavere viene convocato il suo migliore amico, Mihail Igherinòs. Stèfanos e Mihail si erano conosciuti neli'estate del 1900 a Parigi durante il Congresso di Matematica: entrambi studenti appassionati della "scienza delle scienze", avevano approfondito la loro amicizia tra animate discussioni nel quartiere di Montmartre con intellettuali e artisti dell'epoca, soprattutto con un pittore spagnolo che avrebbe firmato le sue opere con il cognome della madre: Picasso. Ma c'era un punto sul quale le opinioni dei due aspiranti matematici divergevano: Stèfanos era convinto dell'esistenza di un algoritmo che avrebbe risolto uno dei 23 problemi sollevati durante il Congresso dallo studioso David Hilbert; Mihail paventava invece questa eventualità, convinto che la matematica avrebbe perso così la propria dimensione creativa, diventando mero calcolo.
Recensioni degli utenti
Delitti pitagoric-13 luglio 2011
Buona la traduzione dal greco, a non convincere è la trama. I delitti di questo libro sono due, ma il primo, quello di Ippaso, è di quasi duemilacinquecento anni fa e fa parte della storia solo indirettamente. Michailìdis racconta l'amicizia di due studenti di matematica che si incontrano al Congresso dei Matematici parigino del 1900, dove - con un piccolo anacronismo - fanno anche conoscenza con Picasso; il racconto prosegue fino al 1931, tra la matematica e la storia greca. Come giallo probabilmente non vale molto: l'autore è un matematico e ha voluto fare un libro più che altro didascalico dove racconta un po' di storie e di teorie sulla matematica, alcune delle quali probabilmente ignote al lettore qualunque. A mio parere, ha però un po' esagerato con l'aspetto didascalico, correndo il forte rischio di allontanare, più che avvicinare, i possibili lettori dalla matematica; peccato. La traduzione è scorrevole e quasi sempre corretta anche matematicamente: una piacevole sorpresa, visto che il libro non è ovviamente tecnico.