Descrizione Delirio e fine del mondo
Da quando lo psichiatra, con la chiusura del manicomio, si è scoperto povero frate cercatore, dismessi gli abiti del ricco abate mitrato nel suo convento, il confronto fra la scienza psichiatrica in crisi e la ricerca delle scienze umane si è fatto sempre più urgente. Nelle molteplici manifestazioni della ""crisi della presenza"" (De Martino) è possibile cogliere l'articolarsi del nesso normalità-follia e riflettere su ciò che rischia di essere considerato come ""ovvio"". Perciò, in questo libro, la ""dignità del delirio"" tende ad uscire dal contesto più squisitamente psicoterapeutico per essere letta pure nell'ambito della ""fine del mondo"" manicomiale, nella malattia iniziatica sciamanica e nelle complesse vicissitudini del rapporto fra personalità carismatiche quali Davide Lazzaretti e Jim Jones e i loro contesti storici, psicologici e culturali.
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