La danza delle marionette di Luca Buggio edito da La Riflessione

La danza delle marionette

Data di Pubblicazione:
2009
EAN:

9788862111751

ISBN:

8862111754

Pagine:
395
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Trama La danza delle marionette

Angus è un vampiro, un predatore che sceglie le prede con attenzione: solo chi fa del male ad altre persone. Le vittime delle sue vittime diventano i suoi protetti, prendersene cura lo fa sentire ancora vivo, amato. Umano. Ma ugualmente diviso tra un mondo a cui non sente di appartenere e uno che non lo riconosce più. Kerri non ha avuto una vita facile, la sua infanzia è un incubo che vorrebbe dimenticare. Angus l'ha tolta dalla strada e lei è cresciuta e diventata forte al suo fianco, fingendo di non accorgersi dei suoi tanti misteri. Galinder guida congreghe di vampiri dai tempi degli imperatori romani. Saggia guida per alcuni, spietato tiranno per altri. Indifferente alla sorte dei mortali, gli interessa soltanto mantenere il potere, alimentando gli intrighi che nascono alla sua corte. Malakith ha un unico scopo nella sua millenaria esistenza: sconfiggere Galinder una volta per tutte. Nessuno scrupolo rallenta il suo cammino. Porta tempesta e si lascia alle spalle distruzione. Suona la danza e le marionette si muovono a tempo di musica. Galinder e Malakith. I loro seguaci, i loro servi. Angus. E Kerri. Chi è che regge i fili?

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5 di 5 su 2 recensioni

Una fiaba che colpisce il cuoreDi d. antonietta-9 aprile 2009

Magico, un libro che ti introduce in un mondo in bilico tra sapori antichi e modernità, un racconto che ti ammalia, che ti coinvolge completamente e che ti conduce in una storia senza tempo, una storia sospesa in un mondo non reale, ma che colpisce il cuore, la mente, la ragione, la fantasia e che diventa parte integrante del lettore. Tutto si tramuta allora in reale, in pura comprensione, e il mondo descritto nel libro diventa un modo conosciuto, per niente strano, ma familiare e adorato. L’amore, la crudeltà, la violenza, la pietà, la giustizia, la cattiveria, la sopraffazione, tutti elementi profusi nel racconto, sono i sentimenti che viviamo tutti i giorni della nostra vita e, attraverso questa storia di vampiri, l’Autore descrive la vita reale in modo possente e sentito. Un libro che non solo si legge, ma che può essere guardato, quasi come se ci si trovasse in una sala cinematografica. Un libro che non smetteresti mai di leggere perché gli eventi ti catturano e destano un interesse incredibile per il prosieguo della storia; non puoi smettere di divorare le pagine, devi assolutamente scoprire cosa si cela nelle pagine successive. Un libro, ecco la grande magia, che ha come cornice una sconfinata storia d’amore che si concluderà, dopo tante vicissitudini, in una giusta e desiderata fine. Dopo la lettura di questa opera straordinaria mi alzo con un pensiero in testa: un racconto, una fiaba, una storia. Ma che film è? Quando l’ho visto? In che occasione? In realtà nella mente si agitano sentimenti e situazioni de La danza delle marionette che sono stampati nella mia mente come se davvero avessi visto una straordinaria pellicola. Consiglio la lettura a tutti a grandi e piccini.

Un libro che colpisce anima e cuore.Di F. Fabiana-15 marzo 2009

Affascinante. Inquietante. Emozionante. Commovente. Sono solo i primi aggettivi affiorati alla mia mente nel corso della lettura del romanzo. Non sono mai stata appassionata di storie fantasy, horror et similia, ed è stato automatico per me avvicinarmi a «La danza delle marionette» con qualche perplessità ed un po' di pregiudizi: quelli tipici di chi sa che dovrà approcciarsi alla solita storia trita e ritrita di vampiri, elementi sovrannaturali, e così via. Mai impressione fu più sbagliata: non vi è nulla di banale o scontato in questo scritto. La gamma di sensazioni che derivano dalla lettura è molteplice, così come le sfaccettature di ogni personaggio, compresi quelli minori, ben tratteggiati. La storia racconta, da un lato, i dissidi ed i giochi di potere di antichissime famiglie di vampiri in perenne lotta fra loro, ognuna delle quali ha una propria concezione del ruolo che i «non morti» devono avere nella realtà degli umani; dall'altro lato narra le vicende di alcuni mortali, la cui vita si intreccia con quella dei vampiri, in particolare di Angus, il protagonista. Egli è «il Samaritano»: un vampiro atipico, un vampiro «buono» che anela ad una sorta di redenzione del suo stato di «non morto», attraverso sentimenti di tenerezza e di amore nei confronti dei propri protetti mortali. Angus si nutre di chi fa del male a coloro che protegge, e ciò lo fa sentire ancora vivo. E amato. Ciò che maggiormente ha destato il mio interesse è stato proprio lo spessore descrittivo ed emotivo che accompagna i personaggi, pagina dopo pagina: Angus "esce" dal libro, pare di vederselo davanti, col suo soprabito dal bavero alzato, i capelli lunghi, l'incedere elegante e misterioso e lo sguardo penetrante e magnetico. Il suo carattere complesso, così come quello degli altri personaggi, è delineato accuratamente, e le sue sensazioni ed emozioni sono descritte in maniera così efficace che il lettore si trova a provarle egli stesso, in modo forte, totale, coinvolgente. Interessante poi la scelta di attribuire ad Angus un olfatto particolarmente sviluppato: è attraverso questo che egli percepisce tutto ciò che gli è intorno, che siano emozioni altrui, odore di sangue o altro (in una scena, ad esempio, Angus avverte che la terra "profuma di ghiaccio"). Originale infine l'introduzione di una citazione biblica ad hoc all'inizio di ogni capitolo, così come le frequenti citazioni musicali: amplificano le emozioni che la lettura regala e permettono di visualizzare e vivere con maggiore intensità scene ed immagini che si susseguono nella narrazione. Quasi un film, insomma. Nella quarta di copertina l'autore fa un'affermazione piuttosto forte, ma a mio parere pienamente condivisibile: «Amare può essere crudele. E pericoloso». Il romanzo ne è puntuale conferma, trattando del tema «amore» in ogni sua accezione, dalla più nobile alla più imprevedibile, perversa ed aberrante. E senza mai cadere in banalità o retorica sterile. Al contrario, questo libro rappresenta per il lettore la piacevole scoperta di uno scrittore che, evidentemente, l'animo umano lo conosce bene. «La danza delle marionette» è il primo romanzo di Luca Buggio, ma non lo si direbbe: lo stile, il talento e la capacità descrittiva e di ritmo non fanno certo rimpiangere autori blasonati. Fabiana F.