I dannati di Malva

Un fantasy originale che tratta temi molto attuali (come la disuguaglianza e l'omertà) ambientando la storia in un mondo fantastico. In questo modo l'autrice riesce a far comprendere questi argomenti difficili anche a ragazzi giovani, senza però risultare noioso o banale agli occhi di un adulto. Ed è proprio qui che si vede la capacità dell'autrice, ossia nel riuscire a catturare l'interesse dei lettori nonostante la presenza di argomenti difficili, e per alcuni noiosi, in modo "semplice".

La storia del guardiano Telkar, protagonista di un'indagine che lo vedrà lasciare il tranquillo mondo di Malva, dove tutto è purezza, per ricercare i responsabili di alcune morti sospette nelle profondità della terra. Lì alberga il lato oscuro di malva, il mondo della dannazione. Telkar ne uscirà profondamente cambiato. Un bel romazo autoconclusivo.

Oggi è di moda ambientare in un mondo fantasy romanzi per ragazzi per farli avvicinare la tema della disuguaglianza. Qui siamo in questa gentile città del futuro (gentile perché si chiama Malva ed è un bel fiore) . Dove ci sono gli umani che vivono in superficie e cercano di costruire un mondo che sia tutto artificiale, senza più contatti con la madre terra. E ci sono gli schiavi, chiamati Drow (ricordo che è lo stesso nome degli elfi scuri, malvagi elfi dai capelli bianchi e dalla pelle nera come l'ebano del gioco di ruolo "Dungeons Dragons"; un contrappasso?) , che vivono sottoterra per alimentare i meccanismi che tengono in vita Malva, o vivono nelle foreste (che senso, a contatto con la natura). E Malva avvelena i Drow, che tentano ribellioni isolate, uccidendo umani più o meno innocenti. TelkarZeno è un mezzosangue nato dallo stupro di un'umana da parte di un Drow. Una guardia, ma la sua figura scura lo fa circolare nel sottosuolo senza intoppi. Viene scelto per risolvere il problema delle uccisioni. Ed ovviamente comincerà a capire le ragioni dei Drow. Risolverà il mistero, ma la sua coscienza ne sarà cambiata. Infondo niente di nuovo, trametta esile, suono di tante altre orecchiate da H. G. Wells in poi.

Ho sempre conosciuto la Troisi per le sue figure femminile indomite e guerriere ma vederla in una nuova sfida al maschile mi ha decisamente spiazzata. Con questo libro autoconclusivo inaugura una nuova tacca che spero venga valorizzata in futuro. Storia fantasy piacevole, ma su cui c'è ancora da lavorarci su.

Lo stile di Licia Troisi è inconfondibile anche in questo romanzo, tuttavia ci sono diversi elementi nuovi. Innanzi tutto c'è un protagonista maschile. Come tanti personaggi di questa autrice, vive un profondo conflitto interiore che lo porta a fare scelte molto difficili. Inoltre si muove in mondo fantasy nuovo, decisamente diverso da quelli a cui ci ha abituato Licia Torisi. Nel complesso "I dannati di Malva" è stato una piacevole sorpresa.