La dama che amò due principi
- Editore:
Sperling & Kupfer
- Collana:
- Paperback
- Data di Pubblicazione:
- 2006
- EAN:
9788860610065
- ISBN:
8860610060
- Formato:
- brossura
Trama La dama che amò due principi
Questa è la storia di dama Izumi Shikibu, nobile figura di poetessa realmente vissuta alla Corte imperiale giapponese, attorno all'anno 1000. Di straordinaria bellezza e talento, la donna ebbe due potenti mariti, ma soprattutto amò - ricambiata - due principi, due fratelli assai diversi tra loro, che appagarono le esigenze del suo corpo e del suo spirito e che ebbero la sventura di morire ancora giovani. Ormai giunta all'età matura, shikibu decide di allontanarsi dalle vanità del mondo e di farsi monaca buddista, ma prima rievoca la sua eccezionale avventura umana, dominata costantemente dalla ricerca dell'amore, come linfa vitale e fonte d'ispirazione artistica. E mentre i ricordi e le emozioni si avvicendano sulla pagina, la dama viene, a sua insaputa, coinvolta in una congiura di palazzo, ordita per eliminare il leggittimo erede al trono...
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La dama che amò due principi-1 maggio 2013
La nobile dama giapponese Izumi Shikibu, (personaggio realmente esistito intorno all'anno 1000) fu poetessa, di irresistibile bellezza, alla Corte dell'impero della grande stirpe Fujiwara. Visse la sua vita in nome dei suoi due amori, due principi e fratelli che in periodi diversi, hanno saputo dare il massimo della felicità al suo cuore, corpo e spirito. Già sposata quando il suo cuore toccò i piaceri illeciti, si risposò in ultimo con un secondo marito ma solo per compiacenza e per dar pace alle ferite del suo cuore... Ma chi vive sulla base dei propri interessi non può capire chi ragiona con il cuore ed è per questo che fu temuta ed invidiata dalle altre dame di Corte. Lei che non fu un'arrampicatrice sociale, lei che non ambì a rientrare nelle grazie dell'imperatore, lei che delle alte cariche e di tutto quello che concerneva l'alta Corte, non fu mai interessata perchè non mirò a nessun titolo, ne privilegio, non potè essere una rivale. Lei chiese solo di vivere in pace il suo amore ma, purtroppo, non fu sempre così; nella sua vita provò la sventura che passa dall'immensa gioia, al profondo dolore, per la perdita dei suoi due figli. Fu costretta a pagare a caro prezzo la sua sincerità e l'impeto dei suoi sentimenti, perchè non le fu mai perdonato il suo "affronto", in un ambiente circondato da congiure, lei che era solo sè stessa non potè capire ne difendersi e meno che meno salvaguardare, in vita, se non che nelle sue poesie, i suoi amori.