Il custode del Corano di Hafez Haidar edito da Piemme
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Il custode del Corano

Editore:

Piemme

Data di Pubblicazione:
gennaio 2006
EAN:

9788838473999

ISBN:

8838473994

Pagine:
332
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Trama Il custode del Corano

La Mecca, VII sec. d. C. Alla scomparsa di Maometto, il califfo Omar è chiamato a raccogliere l'eredità spirituale del Profeta. Desideroso di conoscere meglio il proprio popolo, si avventura sotto mentite spoglie nel deserto, e si smarrisce. Salvato da un gruppo di giovani carovanieri, senza svelare la sua identità, ne conquista la benevolenza narrando la storia del Corano e la vita di Maometto. Un viaggio fantastico attraverso le avventure di profeti e re, principi e fanciulle, angeli e demoni che popolano il Corano, alla scoperta della vera storia del testo sacro dell'Islam.

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4 di 5 su 1 recensione

Il custode del CoranoDi C. Lia-4 agosto 2011

Le vicende del profeta dell'Islam narrate con stile romanzesco, alla scomparsa di Maometto, il califfo Omar è chiamato a raccogliere l'eredità spirituale del Profeta. Desideroso di conoscere meglio il proprio popolo, si avventura sotto mentite spoglie nel deserto, e si smarrisce. Salvato da un gruppo di giovani carovanieri, senza svelare la sua identità, ne conquista la benevolenza narrando la storia del Corano e la vita di Maometto. Nel racconto rivivono le gesta e gli insegnamenti del Profeta, insieme alla magica atmosfera di fede, stupore e incanto, che segna molte pagine delle sure coraniche e dei detti del profeta Maometto. E rivive l'atmosfera di strana mescolanza, soprattutto nel finale, dove si ripercorrono, con le parole del Corano, momenti della Bibbia a cui siamo abituati, ma da altri punti di vista. Il tentativo è lodevole, a me un po' dava di storto quel ripetere situazioni, certo alla maniera araba, dove il califfo arriva alla sera e comincia a narrare, storie diverse, ma sempre con lo stesso stile di chi racconta favole ed accadimenti meravigliosi a gente sprovveduta. Certo, rimane impresso il parallelismo tra i vari mondi, ribadito di molto dal viaggio estivo in Terrasanta. E ritornano le stesse domande che ci siamo posti a Gerusalemme: sarà mai possibile trovare una via di convivenza in questo mondo che è per una grande moltitudine simile, ma che non trova la via del rispetto reciproco? Un solo appunto, anche io che conosco di cose arabe, ho avuto difficoltà a seguire il progredire di nomi e cose arabe. Alla fine è stancante, cercare di districarsi tra tutti questi Ben qualcosa, ibn qualcos'altro, abu e così via. Ma non ho una soluzione, solo una notazione.