Cuore di Tenebra
- Editore:
Einaudi
- Collana:
- Einaudi tascabili. Saggi
- Data di Pubblicazione:
- 24 febbraio 2016
- EAN:
9788806230845
- ISBN:
8806230840
- Pagine:
- 208
- Argomento:
- AVVENTURA
Trama Cuore di Tenebra
Nel 1890 Conrad si recò per sei mesi in Africa: ne ritornò quasi in fin di vita, con un bagaglio di ricordi, disillusioni e "disgustosa conoscenza" da cui, nove anni dopo, sarebbe nato "Cuore di tenebra". Marlow, il protagonista, viene ingaggiato da una compagnia commerciale e mandato in Congo. Qui, viaggiando tra gli orrori del colonialismo, incontra Kurtz, enigmatico personaggio reso folle dalla solitudine e da una "volontà di potenza" nella quale la civiltà bianca rivela il suo vero volto: quel "cuore di tenebra" che non è tanto l'oscurità della wilderness africana, quanto l'identità - la colpa - dell'uomo europeo.
Recensioni degli utenti
Difficile ma bello-11 febbraio 2017
Questo è un libro molto complesso, permeato di un fortissimo simbolismo. Nonostante possa sembrare, a una prima lettura, piuttosto difficile, vi consiglio di leggerlo comunque, perché apre la mente e fa capire molte cose del colonialismo e non solo.
Cuore di tenebra-16 maggio 2011
Un po' l'emblema della letteratura inglese volta a smascherare gli orrori del colonialismo. Nel libro di Conrad questi miti vengono corrosi dall'interno, sicuramente la condizione di apolide. Dell'autore gli ha premesso di non assorbire l'ideologia colonialista in modo acritico e di poterla guardare in una prospettiva straniata. Conrad, attenzione, non la abbandona del tutto; la sottopone ad una revisione; permangono alcuni stereotipi, soprattutto nella descrizione dei nativi africani. Il romanzo si apre con un narratore che mobilita il consueto apparato propagandistico imperiale, dai toni epici; toccherà a Marlowe ribaltare subito i suoi assunti: anche l'Inghilterra era un luogo oscuro. La prospettiva del secondo narratore (Marlowe) è storica: anche gli imperi muoiono e con loro gli ideali che ne sono alla base. Alcuni dei valori imperialistici animano anche Marlowe, primo fra tutti il mito dell'efficienza e della razionalità, il cosiddetto "fardello" che l'uomo europeo deve portare nel mondo da colonizzare. Gli indigeni, da questo punto di vista, vengono confinati nella categoria dell'"altro", del "primitivo". Forse in questa lettura primitivista dell'altro si annida uno degli elementi più imperialistici di "Heart of Darkness". Questi concetti propagandistici, però, sono esplicitati nel libro solo con il fine di muover loro una critica: lo stesso primitivismo suggerisce a Marlowe che non c'è poi molta differenza tra gli Europei e gli Africani e che anche l'impero britannico è avvolto dalle Tenebre. Simbolo massimo di questa comunanza tra l'Africa e l'Europa è la figura di Kurtz, la cui entrata in scena viene più volte rimandata: Kurtz incarna l'Europa e la sua caduta, il suo abbrutimento. Kurtz rende manifesto ciò che l'Europa nasconde: la sua presunta razionalità è solo un involucro della Tenebra. Conrad qui gioca con i sottintesi, incentiva il lettore a porsi domande; su Kurtz si limita a spargere solo indizi; anche l'attesa del dialogo risolutivo viene frustrata dato che il dialogo risolutivo non è. In questo tratto della scrittura di Conrad si condensa la sua riflessione sulle possibilità del linguaggio: nonostante lo sforzo narrativo, la vicenda rimane ai limiti del narrabile. Dal momento che Kurtz ha trasceso la morale comune ed i suoi compromessi, le sue azioni ed il suo status appaiono poco comprensibili, o meglio, difficilmente restituibili con la parola e con i moduli consueti del romanzo d'avventura; di qui la reticenza dell'autore, il suo lavorare per sottrazione. Concludendo, Conrad eleva il romanzo d'avventura non solo allo statuto di opera d'arte ma anche a quello di strumento di riflessione filosofica. Il romanzo è, a mio modo di vedere, una delle più speculazioni del pensiero più profonde sulla natura del male e dei suoi rapporti con la condizione umana.
Magico-13 aprile 2011
Il cuore tenebroso dell'africa e dei protagonisti raccontato magistralmente! Leggendolo ti ritrovi a navigare con loro nel profondo dell'africa più nera, alla ricerca (non solo) di kurtz. Una lettura piacevole e profonda che non può sfuggire a chi adora l'Africa.
Heart of Darkness-28 marzo 2011
Non dirò che il libro è famossisimo e che tutti dovrebbero leggerlo, né tanto meno scriverò qualcosa a riguardo che persone più esperte di me non abbiano già scritto. Penso solo che è piacevole inframmezzare a letture più contemporanee romanzi classici di alta letteratura, con metodi di scrittura più elevati che ci costringono a stare concentrati sulla narrazione parola per parola per non perdere il filo del discorso.
Da dieci stelle-5 dicembre 2010
La classifica da 1 a 5 stelle è insufficiente quando si è di fronte a dei grandi capolavori: bisognerebbe allora essere tanto cattivi da dare una sola stella a gran parte degli scrittori "correnti". "Cuore di tenebra" è un romanzo molto corto, quasi una novella lunga, ma è forse e giustamente, se non il più noto, quello di Conrad maggiormente considerato dalla critica dalla sua uscita ad oggi. Tra le altre cose il famoso film "Apocalypse Now" è fortemente ispirato, ambientazione a parte, a questa straordinaria opera di Conrad. E' difficile da commentare: occorre leggerlo.
Un'attesa lunga un libro-8 ottobre 2010
Il libro si legge tutto d'un fiato, inseguendo pagina dopo pagina il momento in cui l'atteso incontro del protagonista con il misterioso Kurtz avverrà. Alla fine ci si rende conto che il libro è basato proprio sulla creazione di questa sensazione di attesa che generà curiosità nel lettore. Il finale poi si rivelerà per certi versi sorprendente: sarà deluso chi si aspetterà (ed io sono tra questi) un colpo di scena che irrompa nella narrazione. Le battute finali si consumano in poche pagine ma lasciano di stucco. L'opera si rivela dunque, come è ben spiegato nell apostfazione di Baricco, basata sull'attesa e la descrizione di come viene vissuta questa dal protagonista. La narrazione d'altro canto si rivela comunque in grado di interessare il lettore con quel suo modo di descrivere posti, personaggi e situazioni in maniera semplice e lineare ma che al tempo stesso appassiona il lettore con il grado di tensione ricreato.