Cronache della città capovolta

I personaggi, splendidi nella loro imperfezioni, sono il pezzo forte diquesto fantasy. Un romanzo particolare, in cui il contesto storico serve solo da spunto per raccontare storie dove quel che davvero conta sono le persone e i sentimenti: amore e desiderio di libertà, avidità o voglia di potere, amicizia... In una parola, emozioni, senza tempo e senza luogo.

Discreta opera prima della Costanzo, un libro che vorrebbe dare tanto ma ci riesce solo in parte. All'interno di una cornice storica precisa e riconoscibile, si svolgono le vicende immaginarie delle donne e degli uomini che si trovarono a viverle. Amori e tradimenti, eroismi, ambizioni, opportunismi e idealismi, ricerche di senso e di felicità si susseguono in un romanzo corale che è, soprattutto, una metafora della mutevolezza e complessità del reale.

Difficile commentare un capolavoro, perché di questo si tratta. Cronache della città capovolta narra gli eventi che travolsero l'immaginaria città di Mensuria - posta sulle rive della Mosella - nel turbinoso periodo compreso tra la Rivoluzione francese e la Restaurazione. All'interno di una cornice storica precisa e riconoscibile, si svolgono le vicende immaginarie delle donne e degli uomini che si trovarono a viverle. Amori e tradimenti, eroismi, ambizioni, opportunismi e idealismi, ricerche di senso e di felicità si susseguono in un romanzo corale che è, soprattutto, una metafora della mutevolezza e complessità del reale.