Cronaca di una morte annunciata di Gabriel García Márquez edito da Mondadori

Cronaca di una morte annunciata

Editore:

Mondadori

Traduttore:
Puccini D.
Data di Pubblicazione:
8 maggio 2007
EAN:

9788804567899

ISBN:

8804567899

Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama Cronaca di una morte annunciata

Santiago Nasar morirà. I gemelli Vicario hanno già affilato i loro coltelli nel negozio di Faustino Santos. A Manaure, "villaggio bruciato dal sale dei Caraibi", lo sanno tutti: presto i fratelli della bella quanto svanita Angela vendicheranno l'onore di quella verginità rubatale in modo misterioso dall'aitante Santiago, ricco rampollo della locale colonia araba. Tutti lo sanno, ma nessuno fa alcunché per impedirlo: non la madre della vittima designata, non il parroco, non l'alcalde, neppure una delle numerose fanciulle che spasimano per il Nasar. E così la morte annunciata lo sorprende nel fulgore di una splendida mattinata tropicale. Ma non per agguato o per trappola: un destino bizzarro e crudele fa sì che la fine di Santiago si compia per un concorso di fatalità ed equivoci, mentre gli stessi assassini fanno di tutto perché qualcuno impedisca loro l'esecuzione. Basato su un fatto reale, Cronaca di una morte annunciata venne pubblicato nel 1981 (un anno prima del Nobel a García Márquez) e, pur nella brevità, rappresenta uno dei vertici della sua narrativa: un romanzo magistrale che sa fondere i toni della tragedia antica con il ritmo di una detective story in una grandiosa allegoria dell'assurdità della vita, l'apoteosi della fatalità.

Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 16 recensioni

Un romanzo maturo e tragicoDi r. paolo-5 giugno 2015

Per fortuna che Marquez è venuto meno alla sua promessa di non pubblicare più nulla fino alla caduta del dittatore cileno Pinochet, altrimenti forse non avremmo avuto il piacere di leggere quest'opera, il suo terzo romanzo. La storia raccontata è desunta da un fatto reale ed è quella di Santiago Nasar, ucciso per vendicare un delitto d'onore che non ha mai commesso, davanti agli occhi sgomenti dei suoi compaesani, che dietro al paravento della fatalità nascondono la propria complice omertà. Resta uno dei capitoli più maturi della produzione del grande scrittore colombiano.

Cronaca di una morteDi C. Adele-6 marzo 2012

Avvincente come pochi altri romanzi, il suo difetto più grande coincide paradossalmente col pregio: già dal titolo e dalle prime pagine si conosce il finale. Una miriade di personaggi che si fatica a tenere a mente, ma una lettura scorrevole e affascinante. Il tema proposto da Màrquez è la fatalità, dove persino la Morte si stupisce, per un attimo, del "mancato appuntamento".

DeludenteDi M. Amalia-10 gennaio 2012

Letto dopo Cent'anni di solitudine, la delusione era forse inevitabile, e solo molto a posteriori ho potuto riconciliarmi con questo libro. Trama debole e dilatata al massimo, passioni totali, ma non per questo più digeribili, racconto "obiettivo" di una serie di irragionevolezze. Così mi è sembrato. E di bello ho trovato soprattutto le cornici, l'ambientazione e i costumi, e naturalmente il titolo, divenuto poi un'etichetta, un'autentica miniera di citazioni e variazioni.

Cronaca di una morte annunciataDi D. Castrese-27 luglio 2011

Non ocncordo con chi la considera la più brutta, la peggio scritta opera dell'autore colombiano. Al contrario, continuo a considerarlo un grande classico, perché del classico ha il respiro e la vastità del tema: l'ineluttabilità e tragicità del destino umano, l'eterogenesi dei fini per cui anche un gesto d'amore finisce per essere strumento di morte. Il tutto espresso con una scrittura asciutta e priva di enfasi, che fa ancor più risaltare l'enormità del fatto presentandotelo per quel che è, senza condirlo con aggettivi superflui e avverbi in -mente. Insomma, se questo è il Marquez minore, qual è il maggiore? "Cent'anni di solitudine", e poi il diluvio?

Un film parlatoDi C. Maurizio-21 luglio 2011

Una Colombia che somiglia molto alla Sicilia di un secolo fa. L'onore da riscattare, la cultura della violenza, l'indifferenza della gente e - soprattutto - una serie di sfortunati equivoci fanno sì che si compia la tragedia. "Cronaca di una morte annunciata" è molto cinematografico come racconto: mentre lo leggevo avevo la sensazione di vedere un film.

Un'opera minoreDi P. Marco-6 luglio 2011

Anche questo libro l'ho acquistato per il bellissimo titolo. La storia inizia bene. Tutto è fatidico e la riflessione è interessante. Eppure il libro non coinvolge, la narrazione procede lente. E' difficile arrivare alla fine. Non ha confronto con "Cent'anni di solitudine" e neanche con "L'amore ai tempi del colera".