Critica della ragion pratica. Testo tedesco a fronte di Immanuel Kant edito da Rizzoli
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Critica della ragion pratica. Testo tedesco a fronte

Editore:

Rizzoli

Collana:
BUR Classici
A cura di:
A. M. Marietti
Data di Pubblicazione:
24 giugno 1992
EAN:

9788817168441

ISBN:

8817168440

Pagine:
624
Formato:
brossura
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Descrizione Critica della ragion pratica. Testo tedesco a fronte

Seconda delle Critiche kantiane, la Critica della ragione pratica raccoglie, in una trattazione vasta e sistematica, il pensiero del grande filosofo tedesco sulla dimensione morale dell'agire umano. Kant affronta in questo testo la questione centrale ed eminentemente "pratica" dell'etica, alla luce di concetti di derivazione metafisica quali l'idea di Dio, dell'anima e della libertà. Proposto in una traduzione al tempo stesso chiara e fedele e presentato da un ampio saggio introduttivo, il testo è corredato da un apparato puntuale di note esplicative che costituiscono un essenziale strumento di accesso e comprensione alla grande costruzione filosofica della scienza morale kantiana.

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4 di 5 su 4 recensioni

I pilastri dell'etica kantianaDi C. Alessandro-20 marzo 2012

Seconda delle tre critiche kantiane, in essa l'autore si propone di rintracciare le coordinate di una morale che possa essere definita come universale; tale prioritaria esigenza da parte del filosofo di Koenigsberg lo spinge a porre come "ratio essendi" della legge morale un "postulato", indimostrabile ed inconoscibile da un punto di vista gnoseologico, che è la libertà. Elemento fondativo della morale e dell'intera impalcatura etica kantiana, il concetto di libertà, inconoscibile gnoseologicamente, si presta ad essere però vissuto dall'individuo che ha, proprio attraverso l'attuazione della legge morale, la possibbiilità di conoscere "eticamente" tale concetto. La visione offerta da kant è senz'altro interessante, così come interessante è la forma che il filosofo attribuisce a questa legge, dura e "doverosa" da seguire: imperativo categorico, formalismo e rigorismo sono i termini entro cui si muove una legge, difficile da seguire e che proprio a causa della natura dell'individuo, può essere talune volte non realizzata. La consapevolezza di tutto questo porta Kant a formulare il concetto di "sommo bene", in cui coincide l'adeguamento totale della volontà alla legge, ma che non è perseguibile nella vita reale. E' a tal proposito che il filosofo introduce altri due postulati collocandoli all'interno di un mondo ultra terreno che diviene la vera regione del compimento in toto della moralità. La critica della ragion pratica è senz'altro un'opera interessante anche se l'orizzonte kantiano rimane sempre relegato e "legato" ai limiti della stessa ragione; è per questo che tale opera dovrebbe porsi come incipit per un processo che se ha l'obiettivo di rintracciare una morale che possa essere universalmente definita deve avere il coraggio di spingersi oltre o forse più in profondità rispetto alla stessa ragione senza mai ovviamente negarla.

Attualità dell'etica kantianaDi p. maria angela-1 febbraio 2012

Attualissima opera del grande filosofo, benchè scritta circa 250 anni fa, la C. D. R. P. Fonda apriori la legge morale, che è imperativa e categorica e perciò universale, scolpita nei cuori degli uomini fin dalla nascita. Anche qui troviamo una sorta di 'rivoluzione copernicana' , perchè il bene non ha realtà ontologica, non esiste di per sè, il bene è ciò che la legge morale comanda, e l'uomo è al tempo stesso suddito e legislatore morale. Esclusa dalla prima critica, la metafisica campeggia nella seconda come postulato della morale, è così che la libertà, l'immortalità dell'anima e Dio stesso, quale sommo bene, sono possibili. Altro interessante, attualissimo tema è che è la morale a condurre a dio, non viceversa. Quindi non è da Dio che la morale deriva, ma viceversa, ancora una 'rivoluzione copernicana' . Il tema del rapporto tra la religione naturale che scaturisce dalla semplice ragione dovrà poi confromtarsi con le religioni rivelate, di cui il cristianesimo verrà ritenuta la religione naturale più vicina a quella naturale, per la centralità dell'uomo, che l'imperativo categorico vuole debba essere 'considerato sempre un fine e mai un mezzo' . Grande opera, tutta da godere, nonostante qualche difficoltà per chi non è abituato ai linguaggi complessi della filosofia tedesca.

La ragione applicata nella morale praticaDi t. giacomo-25 luglio 2011

Dopo la titanica "Critica della ragion pura", Kant produsse appunto la "Critica della ragion pratica" dove, applicando concetti reperibili nella ragion pura, cerca di trovare un sistema morale universale e condivisibile naturalmente da ogni uomo. Tale sistema si basa sull'elemento caratteristico del pensiero kantiano: l'imperativo categorico.

grande opera di moraleDi M. ROBERTA-1 novembre 2010

Opera impegnativa di un grande filosofo che tratta della morale usando parole specifiche ma chiare. è una delle opere più significative di Kant dalla quale hanno preso spunto altri grandi filosofi contemporanei...un pilastro nella morale moderna....