Così ha inizio il male

Siamo nella Madrid degli anni Ottanta, una città in cui il ricordo della dittatura franchista è ancora dolorosamente vivo. Il giovane Juan De Vere, fresco di laurea, viene assunto da Eduardo Muriel per fargli da assistente. Muriel è un regista che vive in una grande casa nei quartieri alti della capitale insieme alla moglie, l'esuberante Beatriz Noguera, e i figli. I due avrebbero tutto per essere felici, eppure "il giovane de Vere" è colpito dalla freddezza e dallo sdegnoso contegno con cui il marito tratta la moglie. Perché si comporta così? Addirittura, una notte che passa nella casa dei Muriel, Juan assiste a una scena per lui del tutto inspiegabile: Beatriz che, vestita unicamente con un'impalpabile sottoveste, viene respinta e ricacciata nella sua stanza dal marito. Juan vorrebbe indagare i motivi di quel comportamento e del disamore che tiene in piedi il matrimonio, ma Muriel ha altri piani in mente per lui: lo incarica infatti di verificare se le voci che ha sentito su un suo amico, il dottor Van Vechten, sono fondate. Una donna gli ha fatto intendere che il dottore, durante gli anni della dittatura, si era comportato in modo indecente con una o più donne, e che pertanto l'amicizia che Muriel gli tributava era mal riposta. Per il giovane Juan inizia così una discesa nelle tenebre degli anni della dittatura, e nelle ambiguità del matrimonio, che ha l'ineluttabile fatalità delle sabbie mobili... “Così ha inizio il male e il peggio aspetta più indietro”. Da questa frase pronunciata nell’Amleto di Shakespeare parte il nuovo attesissimo romanzo di Javier Marias, Così ha inizio il male. Dopo il successo di Gli innamoramenti e Domani nella battaglia pensa a me, l’acclamato scrittore spagnolo torna ancora una volta a compiere un viaggio nelle contraddizioni dell’uomo, nel tormento interiore, nel pensato, ma non detto di ciascuno di noi che Marias ci sbatte in faccia. Ancora oggi è importante rileggere Shakespeare, ci insegna l’autore di Madrid, perché nelle opere del drammaturgo inglese è scritto tutto l’animo umano. In Così ha inizio il male si vede così anche l’ombra dell’Amleto, in una storia che si sviluppa negli anni ottanta e che ruota attorno alla giustizia, all’impunità, all’arbitrarietà del perdono, a come passiamo sopra ad alcuni fatti gravi, mentre a volte siamo incapaci di perdonare delle piccolezze. L’opera non autobiografica prende però spunto da alcuni fatti che appartengono alla vita dell’autore così come a quella del suo Paese, la Spagna della Corona. Marias si concentra poi sul desiderio sessuale visto qui come grande motore delle azioni umane, usato in modo nobile o al contrario in modo gretto. Da quello che vogliamo partono le nostre idee, i nostri impulsi e il sesso amplifica tutto, anche per i personaggi di Così ha inizio il male. La vita privata delle persone in fondo non è poi così privata, anzi ha un impatto enorme sulla vita sociale, sugli errori che vengono commessi e sul come vengano giudicati e spesso non perdonati.