Di cosa parliamo quando parliamo d'amore di Raymond Carver edito da Minimum Fax

Di cosa parliamo quando parliamo d'amore

Editore:

Minimum Fax

Traduttore:
Duranti R.
Data di Pubblicazione:
1 Ottobre 2001
EAN:

9788887765366

ISBN:

8887765367

Pagine:
151
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Trama Di cosa parliamo quando parliamo d'amore

Con questi diciassette racconti, pubblicati negli Stati Uniti nel 1981, Carver che fu subito riconosciuto come maestro della "short story", mise di fronte a scrittori, critici e lettori un nuovo universo narrativo. Scrisse "The Nation" all'uscita del libro, "Duecento anni fa Wordsworth e Coleridge diedero inizio ad una rivoluzione quando proclamarono di voler scrivere con la "lingua veramente usata dagli uomini". Ma nessuno dei due ci riuscì fino in fondo. In questi racconti Raymond Carver ci è riuscito. In maniera impressionante."

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 3 recensioni

La narrativa breve di Carver ai massimi livelliDi F. Pierandrea-24 Novembre 2014

Circa venti racconti costituiscono questo libro di Raymond Carver, definito frequentemente come il "re del minimalismo" nella narrativa breve. Le sue storie sono tutte semplici ma tuttavia appassionanti e originali nella loro "normalità". Il racconto che anche dà il titolo alla raccolta parla della serata di due coppie di amici che cercano di raccontare il loro concetto d'amore, alcuni con veemenza, altri con tranquilla razionalità (ma cuore e ragione spesso non lavorano bene insieme!). La serata si esaurirà presto nell'inazione, ma ognuno di loro (e anche di noi lettori) ne uscirà arricchito. Un libro consigliatissimo!

Di cosa parliamo quando parliamo d'amoreDi L. Maria-26 Luglio 2011

Meriterebbe forse una ristampa il primo mix di racconti minimalisti carveriano. Piccoli quadri di umanità, scorci quotidiani che condensano tanto in poco lasciando al lettore una sensazione di incompiutezza e indeterminatezza. L'anima si sente presa a pugni e smarrita, e l'immaginazione deve costruire un retroscena plausibile alle vicende di questi personaggi così simili a noi. Carver descrive la realtà con un'essenzialità tale da richiedere al lettore uno "sforzo" di contestualizzazione non indifferente, per questo non è così facile da apprezzare. Io ad apprezzarlo ci riesco, anche se a questi racconti ho preferito quelli contenuti in "Cattedrale", a io avviso più incisivi e d'impatto (in particolare, il racconto del bambino mi è sembrato una "brutta copia" dello splendido "Una cosa piccola ma buona", contenuto appunto in "Cattedrale") . In conclusione, il mal di vivere in poche pillole, essenziale ed elitario.

Di cosa parliamo quando parliamo d'amoreDi V. Osvaldo-3 Aprile 2011

Ancora una serie di scintillanti racconti brevi dal re dei minimalisti. Folgorante e scarnificante. Essenziale ma capace di profondo scavo psicologico. Cerca di scavare, ma non attribuisce senso a cosa che senso non hanno. Riesce a colpirti in faccia molto megli odi quell oche riesce a fare la realtà.