Corruzione al Palazzo di giustizia. Dramma in tre atti

Straordinario dramma teatrale, porta sulle scene in chiave assolutamente realistica il tristemente sempre attuale tema della corruzione ai vertici del potere. Le ambizioni, le invidie, la brama di arrivare in cima alla scala gerarchica fungono da contorno alle indagini condotte sul caso della morte di un magistrato. Autoaccuse, confessioni, subdole illazioni serpeggiano tra gli "amici-colleghi" svelando, dietro una maschera di rettitudine e perbenismo tutto un mondo di umane debolezze, di intrighi e pettegolezzi. I decessi si susseguono dettati dalla paura, dalla delusione, dalla frustrazione, portando con sé ogni volta un pezzetto di storia, di dignità amareggiata o di rancorosa sconfitta. Ed è vero quel che si dice, che bisogna stare attenti a quel che si desidera perché si potrebbe essere ascoltati... Chi per una vita ha desiderato il potere al di sopra di tutto, alla fine, dopo averlo raggiunto, può ritrovarsi a dire "Ho un po' di paura. Ma so che non può aiutarmi nessuno"...

Nonostante chi mi conosce sappia bene che non amo il genere dei testi teatrali. E' riuscito a catturare l'attenzione che rischiava di calare e benché siano poche pagine rimane un ottimo scritto. Non posso fare commenti perché non è decisamente il mio genere, posso solo fare da spettatore e rimanere effettivamente stupito di fronte ad un autore italiano che riesce a produrre un'opera simile.