Correndo con le forbici in mano
- Editore:
BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
- Collana:
- 24/7
- Traduttore:
- Scocchera G.
- Data di Pubblicazione:
- 16 luglio 2008
- EAN:
9788817025225
- ISBN:
8817025224
- Pagine:
- 296
- Formato:
- brossura
- Argomento:
- Autobiografie generali
Trama Correndo con le forbici in mano
La corsa di Augusten inizia a nove anni e non rallenta più per tutta l'adolescenza, incastrata tra quel grottesco insegnante di matematica alcolizzato che dovrebbe essere suo padre e una madre sofisticata e vanesia che sogna di vedere i propri versi pubblicati sul "New Yorker". Con le sue giacche blu navy, i capelli sempre laccati e il sogno glamour di diventare parrucchiere per dive o medico in una soap-opera, Augusten viene letteralmente scaricato dalla madre al dottor Finch, il suo psichiatra. Nella casa tutta rosa dove il dottore vive insieme alla moglie, appollaiata davanti alla televisione a sgranocchiare crocchette per cani, si aggirano i loro figli, sette tra biologici e adottivi, e tutti i pazienti variamente psicotici che entrano nella pink house e molto spesso decìdono di non uscirne più, di farsi adottare o di sedurre uno qualsiasi dei membri della famiglia.
Recensioni degli utenti
Correndo con le forbici in mano-24 luglio 2011
Dopo aver letto le prime 50 pagine sembrava un ottimo lavoro, poi declina abissalmente. Ad ogni modo, contrariamente alle promesse della quarta -costituite da estratti di recensioni di autorevoli riviste e quotidiani- Burroughs non sembra proprio per me. Mi fa sbadigliare, lo trovo trito e sentito. La madre nevrotica mi sembra un'immagine già consumata da tante luci, entrata forzatamente nella retina attraverso centinaia di films. Idem per la famiglia disfunzionale. Nulla la allontana dal già visto e odorato. Per carità, Burroughs ha una gran bella scrittura, visivamente vivace, e può ben causare ilarità perché con distacco e ironia ha effettivamente affrontato la sua vita sbrindellata. Non fa per me, però. O almeno così mi sembra fin'ora.
Il caos di Burroughs-13 febbraio 2011
Una vita insolita e caotica quella che ci racconta Augusten Burroughs. Fin da piccolo assiste a scenate della madre psicotica e del padre alcolizzato. Dopo la loro separazione viene scaricato a casa di uno psichiatra. Da lì ha inizio un'avventura grottesca, dove ognuno ha il libero arbitrio su qualsiasi cosa. Un romanzo divertente e talvolta molto triste, lascia un pizzico di incompiuto ma è comunque una buona lettura.
Non mi ha convinto-14 ottobre 2010
Se si legge Burroughs prima degli altri allora viene da dire che è geniale. Se lo si legge dopo Sedaris e Palhaniuk diventa noioso, scontato e ripetivo. Questo libro dovrebbe essere un memoriale della sua infanzia in cui però calca troppo la mano sulla sua omosessualità che interessa più a lui che a noi, sulla famiglia sfasciata e sullo psichiatra pazzo e sessuomane. Fa venire la nausea non per gli argomenti ma per come ne parla.
Correndo con le forbici in mano-3 ottobre 2010
Non di certo un'infanzia "normale" quella di Augusten Burroughs, è popolata da personaggi davvero eccentrici ma delineati alla perfezione.
Correndo con le forbici in mano-7 settembre 2010
Unico! Questo scrittore è straordinario. Racconta la sua vita con sarcasmo, ironia ma anche melodramma, si vede come la sua infanzia sia segnata da personaggi strambi. Sarà tutto vero? Non so intanto consiglio il libro a tutti.