Trama Coral Glynn
Ci sono libri, rari e sfuggenti, che all'universo parallelo della letteratura arrivano in un modo diverso, curvando lo spazio tempo della narrazione per portarci in una scena che, al di fuori delle loro pagine, sembra non voler esistere. Ad esempio in una grande villa nella campagna inglese alla fine della seconda guerra mondiale, dove Coral, che al mondo non ha più nulla e nessuno, arriva per assistere nei suoi ultimi giorni la padrona di casa, e poi aiutare il figlio di lei, il maggiore Clement Hart, a guarire dalle ferite che il conflitto gli ha lasciato. In quelle stanze buie, gelide e spettrali come la campagna che le circonda, Coral e Clement arrivano in brevi momenti, con le parole, quasi a toccarsi. Ma ogni volta, dalla caligine che si insinua ovunque, qualcosa, un anello rubato, un inquietante gioco infantile, un misterioso profumo di fiori si materializza, costringendo il desiderio e il bisogno a prendere una forma meno categorica dell'amore. È l'inizio di un viaggio lieve, doloroso e imprevedibile, difficile da raccontare e impossibile da dimenticare. Che Peter Cameron ci invita a intraprendere con una sola promessa, quella di guidarci, per minuscoli slittamenti delle emozioni, a un finale che non ci aspetteremmo e di farci sentire improvvisamente molto vicini "al cuore dorato e incandescente dell'universo".
Recensioni degli utenti
Coral Glynn-25 maggio 2012
Un libro tetro, sia per le ambientazioni sia per l'atmosfera che si respira. E' un racconto che sicuramente non ha un ritmo incalzante ma questo lo trovo in linea con la storia dai tratti molto tristi. Un ritmo più movimentato avrebbe cozzato secondo me; questo tuttavia rende la lettura più lenta e per alcuni potrebbe essere spiacevole.
Piacevole-16 maggio 2012
Dopo UN GIORNO QUESTO DOLORE TI SARA' UTILE, pensavo di potermi ricredere. Questo è un buon testo, scorrevole nello stile e anche abbastanza convincente nella trama. Fin dalle prime pagine tuttavia si avverte la mancanza di qualcosa. Infatti non v'è tensione narrativa nel racconto. E' si piacevole e scorrevole ma manca di un ritmo incalzante che spinga il lettore a proseguire. Comunque valido.