Cool pine di Minami Q-ta edito da Kappa Edizioni

Cool pine

Collana:
Manga San
Traduttore:
Suter R.
Data di Pubblicazione:
11 Gennaio 2007
EAN:

9788874711307

ISBN:

8874711301

Pagine:
186
Formato:
brossura
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Descrizione Cool pine

Rika perde la propria verginità con Satoshi. Nella sua vita i fidanzati non hanno mai ricoperto un ruolo di primo piano, e Satoshi non fa eccezione. Non subito, almeno. I due si frequentano per fare sesso e sperimentare nuove emozioni, ma l'interesse di Rika per il giovane svanisce presto. Nelle relazioni che seguono Rika non riesce a trovare le stesse emozioni, così ritorna da Satoshi e si sottomette a lui, ai suoi silenzi, al suo menefreghismo e alla giovane Kei, che si unirà in un'imprevista relazione a tre. Rika rimpiange il tempo in cui non conosceva il sesso e comincia a odiarsi. Fin quando dall'odio non riaffiora l'amore.

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Recensioni degli utenti

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2 di 5 su 2 recensioni

Cool pineDi S. Riccardo-8 Novembre 2010

"Cool pine" è uno josei ovvero manga per un pubblico di giovani adulte e donne, dove ci sono più che semplici batticuore e divise scolastiche. L'autrice ci racconta di Rika, del suo rapporto difficile e confusionario sull'amore ed il sesso.

Cool PineDi B. Arianna-27 Luglio 2010

Cool pine è il primo lavoro di Minami Q-ta pubblicato in Italia. La trama è semplice, consiste nel racconto della vita quotidiana di una liceale giapponese alle prese col suo primo rapporto sessuale, un’adolescente che si trova ad affrontare un passaggio importante e delicato della vita: i primi approcci fisici, la coniugazione delle sensazioni fisiche e di quelle a livello emotivo. Proprio a causa dell’argomento scelto, abbondantemente affrontato e rappresentato nel panorama shoujo e josei in modi variegati, l’autrice avrebbe dovuto necessariamente puntare all’espressività, trovare un qualche espediente atto a catturare l’attenzione del lettore. La grande pecca di questo manga invece è proprio la totale mancanza di potere evocativo e l’impossibilità di creare un qualsiasi contatto di empatia con la protagonista, che ci appare totalmente in balìa delle decisioni altrui per la maggior parte del tempo. Questo non perché è debole o teme per qualche motivo le altre persone, viene espresso chiaramente che accondiscende alle richieste degli altri solo perché non trova validi motivazioni dentro di sé per non farlo. E’ impossibile sentire le sue emozioni, possiamo solo immaginarcele cercando di non cedere alla tentazione di credere che non ne abbia. Sono troppe le cose che non vengono dette e vengono lasciate all’immaginazione dei lettori. Tutti i vuoti narrativi messi assieme, uniti all’assenza di personalità della protagonista, finiscono per farci domandare: ma che storia ho letto? Cosa voleva comunicare realmente l’autrice? Ad una prima lettura non è facile capirlo. Per questo, ne diventa indispensabile una seconda. Si riesce a penetrare meglio nella storia, conoscendo i personaggi è possibile osservare le loro azioni da un punto di vista più privilegiato. Questa seconda lettura permette di non bocciare in toto l’opera. La risposta alle domande che ci siamo posti può essere la più semplice: abbiamo assistito al disagio di una ragazza prigioniera più che degli altri (come poteva invece apparire all’inizio) di se stessa. Il senso c’è dunque, anche se il manga rimane sicuramente piatto e lineare, vuoto di emozioni tanto quanto ricco di scene di sesso, ma soprattutto terribilmente inconcludente.