Contro il revisionismo da Chruscev a Gorbacev. Saggi, diari e documenti
- Editore:
Zambon Editore
- Collana:
- Le radici del futuro
- A cura di:
- A. Bernardini , A. Chiaia
- Traduttore:
- Liberati A., Sattel-Bernardini I.
- Data di Pubblicazione:
- 4 dicembre 2009
- EAN:
9788887826432
- ISBN:
8887826439
- Pagine:
- 568
- Formato:
- rilegato
Descrizione Contro il revisionismo da Chruscev a Gorbacev. Saggi, diari e documenti
Una raccolta di saggi e pagine di diari in cui l'autore, comunista fin dai primi anni giovanili e già membro della SED, illustra il sorgere e l'avanzare del fenomeno revisionista e i suoi effetti negativi, sino alla caduta dei sistemi socialisti europei, e descrive le forti resistenze opposte dal movimento comunista internazionale e nel suo paese (Rdt) contro il revisionismo moderno. Un'analisi fondamentale per comprendere quanto è avvenuto nei paesi del cosiddetto socialismo reale a confutazione delle teorie opportunistiche e mistificatorie largamente propagandate.
Recensioni degli utenti
L'URSS di Lenin e Stalin visto da dentro: e poi?-12 gennaio 2020
Il lavoro d Gossweiler, severa raccolta di documentazione sull'URSS praticamente non circolante neanche in ambito scientifico (quanto meno in Italia) , racconta di una rivoluzione riuscita e apprezzata dai popoli sovietici sino all'epoca staliniana, e sistematicamente mistificata all'estero come "impero del male". Nelle pieghe del sistema sovietico, vero esperimento di costruzione sociale e statuale, Gossweiler evidenzia come da Krushev in poi - e senza soluzione di continuità sino a Gorbacev - si sia proceduto a uno smantellamento, consapevole eo non, dell'assunto fondamentale della rivoluzione: l'incompatibilità tra socialismo e capitalismo. Il revisionismo consiste dunque nel mero sentimento che "si possa fare", cioè che si possano combinare i due sistemi senza compromettere il socialismo. Tale assunto, minante i presupposti filosofici elaborati da Lenin, avrebbe condotto storicamente a un espulsione dei più genuini sostenitori della rivoluzione dai gangli della società e del partito, sempre più aprendo porte e passaggi a manovre dell'astuto e aggressivo capitale occidentale, sempre ben pronto a presentarsi pubblicamente come il mite agnello versus il lupo sovietico. Inquietante la serrata ricostruzione dell'azione di smantellamento condotta da Gorbacev, ripercorsa nelle sue posizioni e dichiarazioni contenute in documenti ufficiali (congressuali, cerimoniali, diplomatici) . Il grande equivoco ormai dominante, l'epocale mistificazione è dunque che il sovietismo si sia estinto per insufficienza, nella pratica, dei suoi fondamenti filosofici: dai quali in realtà era stato, lentamente e sopitamente, disincardinato dall'interno. Roccaforte imprendibile si espugna dall'interno": profezia formulata dallo stesso Stalin. Onesto, Gossweiler, nel commentare come la battaglia interna tra staliniani e revisionisti avrebbe potuto, e dovuto, coinvolgere attivamente, apertamente, "democraticamente" gli strati popolari per esser vinta dai primi, anziché cedere al timore e all'irrigidimento indotti dal decennale assedio internazionale. Alcune note archivistiche e bibliografiche potrebbero essere state, nella traduzione, più precise. Nel complesso, il libro è uno strumento imprescindibile per studiare la storia di una "momentanea" (Gossweiler) sconfitta. Francesco Maria Fabrocile