Contro il metodo. Abbozzo di una teoria anarchica della conoscenza
- Editore:
Feltrinelli
- Collana:
- Universale economica. Saggi
- Edizione:
- 6
- Traduttore:
- Sosio L.
- Data di Pubblicazione:
- 25 settembre 2013
- EAN:
9788807882333
- ISBN:
8807882337
- Formato:
- brossura
Descrizione Contro il metodo. Abbozzo di una teoria anarchica della conoscenza
Lo studio della storia della scienza dimostra che l'applicazione delle norme inventate dagli epistemologi avrebbe inibito e reso impossibile lo sviluppo scientifico: l'esempio di Galileo e della sua lotta a favore del copernicanesimo dimostra che in tale fase cruciale della storia della scienza hanno avuto un'importanza determinante qualità non certo genuinamente scientifiche, come la fantasia, l'astuzia, la retorica e la propaganda, e che la scienza non avrebbe potuto progredire se in varie circostanze la ragione non fosse stata ridotta al silenzio. In polemica con Popper e Lakatos, per Feyerabend il progresso intellettuale richiede che inventiva e creatività non vengano inibite ma possano svilupparsi e manifestarsi senza freni. Prefazione di Giulio Giorello
Recensioni degli utenti
Anarchismo epistemologico-6 maggio 2012
Questo è un libro che ogni scienziato dovrebbe aver studiato. Per chi si occupa di scienze, certo, F. Un provocatore: famosa è la sua difesa dell'astrologia nei confronti delle scienze "positive". Però al di là delle provocazioni, spinge alla meditazione su problemi essenziali: il problema della demarcazione, per ricordarne uno. E ci ricorda che la scienza, essendo creata da uomini, è un prodotto sociale e come tale non è intatta da derive metafisiche.
Contro il metodo-29 ottobre 2010
Senza “caos” non c’è conoscenza. Senza una frequente rinuncia alla ragione non c’è progresso. Idee che oggi formano la base stessa della scienza esistono solo perché ci furono cose come il pregiudizio, l’opinione, la passione; perché queste cose si opposero alla ragione; e perché fu loro permesso di operare a modo loro.
Contro il metodo-8 ottobre 2010
Libro che consiglio ad ogni studioso di scienza. Fa comprendere molte assurdità epistemologiche. E' qui espressa la condotta dello scienziato, nella dimensione umana troppo umana. L'inizio mi è risultato pesante, interessante la ricostruzione delle manovre galileiane, ancora più interessante il discorso finale sul mito. In sostanza, discorso generalmente condivisibile ancorchè non troppo fondato, voto alto per la simpatia (qualche risata me la ha fatta fare).
Feyerabend-25 settembre 2010
Una volta letto si comprenderà meglio cosa significhi l'espressione "ogni cosa può andar bene" applicato tanto alla scienza quanto alla morale. ironico testo di anarchia metodologica che strizza l'occhio ad una forma non ingenua di relativismo, pur restando in una ferma e decisa assolutezza di un attuale stato di cose; l'assolutezza del cambiamento e dell'errore risolutorio.