La connessione di tutte le cose di Selden Edwards edito da Neri Pozza

La connessione di tutte le cose

Editore:

Neri Pozza

Traduttore:
Zani I., Fefè S.
Data di Pubblicazione:
29 ottobre 2009
EAN:

9788854503441

ISBN:

8854503444

Pagine:
491
Formato:
brossura
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Trama La connessione di tutte le cose

Questa è la storia di come, grazie a una dislocazione temporale, Frank Standish Burden III, detto Wheeler, famosa stella americana del rock negli anni Settanta, si ritrova a Vienna nell'autunno del 1897.La storia comincia in un giorno del 1988 a San Francisco. A mezzanotte inoltrata, al City Lights Bookstore, la celebre libreria della beat generation, Wheleer autografa l'ultima copia di Fin de siècle, un'opera che lo ha impegnato per dieci lunghi anni e che ha scritto in onore di Arnauld Esterhazy, il suo insegnante di storia al liceo, e si dirige verso il suo appartamento al pianterreno nel quale vive da quindici anni.Immerso ancora nei pensieri di Fin de siècle, una raccolta tratta dalle sterminate Note sparse di Esterhazy sugli ultimi anni dell'impero asburgico e sulla nascita del modernismo, Wheeler non si accorge dell'inquietante presenza nascosta in un angolo buio delle scale del suo appartamento. Solo quando se la trova di fronte, si rende conto che stringe una pistola nella mano destra e che ha dei tratti vagamente familiari.In preda al terrore, travolto da incubi e da un turbinio di immagini, Wheeler sviene e, quando si sveglia, si ritrova sulla... Ringstrasse, nella Vienna del 1897, tra bei signori in cappotto nero e tuba, eleganti dame agghindate in abiti lunghi dalla vita stretta, ufficiali con variopinte insegne in bella mostra, operai con le gavette e carrozze a cavalli di tutte le fogge...È la Vienna degli anni in cui Freud scopre il complesso d'Edipo, Mahler ha appena ottenuto il posto di direttore dell'Opera, Lueger, il borgomastro, diffonde le sue idee razziste ed antisemite che tanta influenza avranno su Hitler, Klimt lavora ad Atena, il quadro che l'anno successivo diverrà il simbolo della prima mostra dei Secessionisti, e al Café Central si riunisce tutta la Jung Wien, giovani artisti, musicisti, filosofi come Kleist, Schönberg, Wittgenstein.Grazie agli insegnamenti di Esterhazy e alle preziose indicazioni di un misterioso "libricino" che l'eccentrico professore gli ha lasciato in eredità, Wheeler non solo riesce a orientarsi nella capitale dell'impero asburgico, ma in breve tempo si procura abiti adeguati, denaro, alloggio e le relazioni giuste. Suo mentore diventa, infatti, il non ancora celebre inquilino di Berggasse 19, Sigmund Freud, interessatissimo alla sua figura e ai tratti del suo carattere.È al Café Central, tuttavia, che Wheeler farà gli incontri decisivi che gli sveleranno il mistero racchiuso nel suo viaggio nel tempo, un mistero nascosto nel seno stesso della famiglia Burden.Straordinario romanzo, che ha richiesto più di trent'anni per la sua stesura, La connessione di tutte le cose è uno di quei rari libri destinati a rimanere a lungo nella mente dei lettori.Un'opera che illumina le ambizioni e gli slanci di una delle più affascinanti epoche della storia e rivela il talento visionario di una delle nuove voci della letteratura internazionale.","Wheeler Burden, rock star negli anni Settanta, si risveglia misteriosamente nella Vienna del 1897, la città di Freud e di Mahler... "Un romanzo di grande inventiva e incredibilmente coinvolgente". Richard Ford"Arriva La connessione di tutte le cose: un'emozionante avventura per tutti gli appassionati di viaggi nel tempo". San Francisco Chronicle

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 3 recensioni

La connessione di tutte le coseDi S. Lucia-9 aprile 2011

Mah, alla fine si è rivelato una mezza delusione. Di questo romanzo sfugge veramente il senso. Perchè far finire questo tizio, abbastanza incolore, attraverso un buco temporale, nella vienna del 1897, dove incontra suo padre, sua nonna, suo nonno, il suo professore di storia. Incontra poeti, pittori, filosofi, alcuni coi loro nomi veri, altri con nomi di fantasia (perché mai?), ed incontra, ovviamente, Freud. Un tortiglione temporale fine a se stesso, un'ambientazione rothiana (Joseph) alternata alla storia banalmente pseudo-rohtiana (Henry e Philip) del giovane americano che attraversa le solite esperienze adolescenziali, baseball, college, ricordo del padre morto da eroe di guerra eccetera. Insomma, se si eccettuano i due personaggi femminili della madre e della nonna, resta solo un calderone senza capi né coda e senza una vera giustificazione narrativa che ne costituisca la spina dorsale... Bah.

StupendoDi T. Carolina-20 settembre 2010

E' scritto splendidamente. L'autore mostra uno stile impeccabile. Il problema è che in alcuni tratti la sua scrittura è veramente intensa, descrittiva e lirica, al punto che ci si sente impregnati da essa.

StraordinaroDi p. cecilia-11 dicembre 2009

Sono stata completamente rapita nella trama del libro, che mischia realtà storica e fantasia formidabile regalando al lettore una sensazione unica di appartenenza e segretezza. Trent'anni di stesura la dicono lunga. lettura consigliatissima ++++++