Concetti. Dove sbaglia la scienza cognitiva

Fodor, in questo breve e tagliente saggio, intende dare fondamenta nuove agli studi sulla cognizione degli esseri umani. Egli ritiene infatti che il nucleo di una scienza cognitiva debba essere una teoria dei concetti. Naturalmente Fodor non si accontenta di formulare teorie. In primo luogo passa in rassegna e si sbarazza delle teorie rivali, secondo cui, per esempio, i concetti sono definizioni o prototipi o stereotipi. Prosegue poi proponendo una sua personale concezione secondo la quale il contenuto concettuale è determinato interamente da un rapporto informazionale, che scaturisce cioè dalla relazione mondo-mente. L'implicazioni di questa teoria sono sottolineate e argomentate dall'autore in relazione alla psicologia, la semantica e la metafisica.1. Introduzione filosofica: la teoria di sfondo
2. Introduzione non filosofica: che cosa devono essere i concetti
3. La morte delle definizioni, parte prima: la favola del linguista
4. La morte delle definizioni, parte seconda: la leggenda del filosofo
5. Prototipi e composizionalità
6. Inattesa e ontologia, parte prima: l'argomento standard
7. Inattesa e ontologia, parte seconda: i concetti dei generi naturali