Il computer di sant'Agostino e altri saggi

Il titolo è tratto dal saggio breve che apre la raccolta, dedicato alla letteratura o meglio al suo destino nell'epoca futura, quella che ci aspetta dal momento in cui siamo usciti dalla "Galassia Gutenbergh". Manguel diffida dagli apocalittici e dai catastrofisti: aver paura dell'avvenire è un atteggiamento ciclico in tutte le età umane. Vero che le cose cambieranno, anzi sono già cambiate, ma alcuni valori di fondo della lettura resteranno immutati per non parlare dei libri che non spariranno, come del resto pensano pure Ecco e Carrière. Ritroviamo lo stile colto e brillante in tutti gli 8 saggi della raccolta. Da notare alcune perle. Come quello dedicato agli amori di Borges. O la reinterpretazione della figura di Giona come artista contrapposto alla società del profitto dove l'unico centro è la cupidigia una pagina di grande sarcasmo. Ma altrettanto interessanti le pagine sulla traduzione, i musei, e così via. Ce n'è anche per una riflessione sulla letteratura erotica - ma in questo caso chi scrive non è d'accordo con la tesi dell'autore. Insomma un esempio di saggistica di alto livello, ma priva di spocchia scolastica.