Compagni a Quadrivio Zappata di Alberto Davanzo edito da Robin

Compagni a Quadrivio Zappata

Editore:

Robin

Data di Pubblicazione:
12 ottobre 2006
EAN:

9788873712473

ISBN:

8873712479

Pagine:
198
Formato:
brossura
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Trama Compagni a Quadrivio Zappata

Autunno del 2007, una vecchia casa colonica nella campagna veneta: Ernesto, maestro elementare a Torino, in gioventù operaio anarchico alla FIAT, ritorna con la moglie al casale ereditato dal nonno per ristrutturarlo. La terra e il fiume della sua infanzia, l'incontro e la passeggiata sul Piave con l'amico Goran, sono l'occasione per ritornare con la mente a un paesaggio e a una vita ormai scomparsi. Affiorano così i ricordi delle lotte operaie e della stagione calda della fabbrica.

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4 di 5 su 2 recensioni

Compagni a Quadrivio ZappataDi D. Andrea-6 aprile 2011

Riconosco come indubbia la grandezza di questo autore. Devo veramente ringraziare Alberto Davanzo per aver scritto questa storia, forse piccola perchè sovrastata da ben altre testimonianze dei così detti "anni di piombo", ma che a mio avviso invece dovrebbe essere letta e conosciuta per più motivi diversi. Innanzitutto perchè scritta in una lingua fatata che ci lascia immaginare le capacità affabulatorie di Davanzo. E non oso pensare agli effetti benefici che ciò potrà avere sui suoi piccoli alunni. Poi perchè è una storai di ricordi che emergono lentamente e con direi quasi con dolcezza, ma con tutta l'immutata forza della giovinezza, dell'irruenza delle lotte di quegli anni, dei sogni infranti e dei tentativi di giustizia e solidarietà. C'è anche un'amarezza profonda quando l'occhio e la voce si posano sulla questione di chi si pentì e di chi pagò fino in fondo o con la vita, o con il carcere o con l'esilio. Non c'è in alcun momento la giustificazione della violenza, anzi la scelta della violenza è chiaramente bollata come inutile e stupida qualsiasi sia la dimensione della violenza e qualsiasi sia la dimensione del torto che si vuole o si pensa di poter riparare. Ma per Davanzo il pentitismo, letto come rinnegamento del proprio credere e nella vendita dei propri compagni con la consapevolezza che ciò può voler dire la morte di questi ultimi, a favore della propria vita, è un atto di infamia profonda. Infine c'è il ricordo d'infanzia quello che forse tiene unito il personaggio e gli impedisce di andare alla deriva prima, e gli consente di guardare con un certo distacco critico il momento assurdo che stiamo attraversando.

Compagni a Quadrivio ZappataDi M. Alessia-4 novembre 2010

Uno sguardo diverso e diversamente partecipe su uno dei periodi che ancora costituiscono una ferita non rimarginata della nostra storia. La cronaca di una cesura, di un distacco ma anche di una brutale presa di coscienza. Come dice lo stesso autore risulta difficile non rimanere coinvolti, forse urtati, abrasi da questo libro.