Nella colonia penale. Testo tedesco a fronte di Franz Kafka edito da Leone
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Nella colonia penale. Testo tedesco a fronte

Editore:

Leone

Collana:
I leoncini
Traduttore:
Laccetti D.
Data di Pubblicazione:
29 aprile 2010
EAN:

9788863930276

ISBN:

8863930279

Pagine:
91
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama Nella colonia penale. Testo tedesco a fronte

"Nella colonia penale" si può classificare come un racconto horror, che contiene in nuce molti dei temi cari all'autore boemo. La storia dell'ultimo utilizzo della terribile macchina di tortura usata in una innominata colonia penale va ben oltre le crude descrizioni del suo funzionamento, segna piuttosto l'ultima, estrema tappa di una giustizia "di Stato" efferata e disumana nei confronti del singolo individuo, paradossalmente alla vigilia di una tragedia di portata ben più vasta, la Prima guerra mondiale.

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4 di 5 su 2 recensioni

Una macchina di torturaDi R. Carolina-11 novembre 2010

Breve racconto, macabro, quasi d'orrore, sull'uso di uma terribile macchina di tortura e di morte usata in una innominata colonia penale e della sua esaltazione da parte dell'ufficiale che ne cura il funzionamento. Quest'ultimo la descrive come una macchina di giustizia e di insegnamento; è talmente convinto di ciò e del fatto che sia giusto che un uomo possa essere condannato a morte senza possibilità di potersi difendere da fare paura, perchè invasato ed esaltato ... da brividi!

“Ragionando secondo criteri europei, ...Di m. roberto-15 ottobre 2010

“Ragionando secondo criteri europei, magari è un avversario accanito della pena di morte” (Pag. 55). Un visitatore arriva in una colonia penale in un posto al confine della realtà. Incontra un ufficiale. Sta armeggiando intorno ad ‘’stupida’’ ed assurda macchina utilizzata per giustiziare condannati. L’ufficiale adora la complessità della macchina e inizia ad illustrare le grandi capacità al visitatore. Il romanzo è tutto basato sul dialogo surreale e assurdo tra i due personaggi. La guardia ed il condannato sono di contorno. Anche il comandande della colonia entra sempre nel discorso senza mai apparire nella realtà. Basato su una scrittura irreale ma pungente, capace di creare tante chiave di lettura solo come un grande scrittore come Kafka può realizzare. I due personaggi sono di una grandezza unica. Il visitatore è un europeo, non comprende e non vuole capire persone diverse da lui, in quanto il suo pensiero è pieno di pregiudizi. L’ufficiale è il personaggio più onesto e più vero. Lui è fatto così e non si nasconde, lui ama quella terribile macchina. È il suo karma, accendere la macchina e utilizzarla per il suo scopo: quello di uccidere. Sa bene, l’europeo non potrà essere di nessun aiuto e allora decide di compiere il vero atto d’amore di tutto il libro, dando dimostrazione di un mondo che sta per scomparire perché incapace di comprendere.