Il collegio di Santa Lucia per giovinette allevate dai lupi di Karen Russell edito da Elliot
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Il collegio di Santa Lucia per giovinette allevate dai lupi

Editore:

Elliot

Collana:
Scatti
Traduttore:
Brovelli C.
Data di Pubblicazione:
23 gennaio 2008
EAN:

9788861920316

ISBN:

8861920314

Pagine:
302
Formato:
brossura
Argomento:
Racconti
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Trama Il collegio di Santa Lucia per giovinette allevate dai lupi

Ava si prepara a lottare con gli alligatori mentre sua sorella è posseduta da uno spirito maligno delle paludi. Grossa Rossa si perde nel parco dei divertimenti delle Conchiglie Giganti. Emma viene obbligata ad andare al Campo per ragazzi con disturbi del sonno. Timothy e Waldo cercano il fantasma della sorella grazie a una maschera subacque dai poteri magici. Schiere di giovinette allevate dai lupi vengono accolte al collegio di Santa Lucia per imparare le buone maniere ed essere reinserite nella società. Sospesi nel mondo senza tempo della fanciullezza, i dieci racconti di Karen Russell "forse ricordano Jonathan Safran Foer o magari Gabriel García Márquez, ma in realtà non possono essere avvicinati a niente se non a loro stessi" (Publishers Weekly).

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3 di 5 su 6 recensioni

Il collegio di Santa LuciaDi A. Giorgia-31 agosto 2011

Non c'è che dire, il contenuto di questo libro è davvero entusiasmante e interessante. La trama sembra essere leggermente fuori dal normale ed anche la storie, anzi, le storie lo sono. La scrittrice affronta in modo nuovo racconti di fantasia che spaziano senza attenersi alla realtà. Ti fa provare emozioni nuove e difficili da definire.

Il Collegio di Santa LuciaDi M. Luigi-7 aprile 2011

Una intensa prova, romantica e sensuale, Voto quattro. Una raccolta di racconti dal sapore burtoniano con una spruzzata di Angela Carter e di post-modernismo: una galleria di mondi e personaggi ai limiti dell'onirico e dell'assurdo "solo" per raccontare l'infanzia, la crescita, l'adolescenza ed infine la "rottura" di uno stato di difficile grazia e l'ingresso nel mondo adulto e maturo. Infatti tutti i personaggi della Russell sono bambiniragazzi oppure anziani-tornati-un-po' -bambini. Bambini "liberi" nella testa e nel cuore, immersi nelle stranezze ingigantite e deformate di un mondo incomprensibile (la magia e le stranezze che servono ai bambini per interpretare e raccontare tutte le cose che del mondo adulto non capiscono), che vorrebbero conservare la magia, per quanto a tratti difficile e dolorosa, il più a lungo possibile. Gli adulti normali costituiscono di questo mondo solo uno sfondo didascalico e contraddittorio (davvero bisogna rinunciare all'occhio magico, all'Eldorado, alle stelle, al circo folle, al sogno per diventare adulti completi e performanti? E dov'è tutto il successo di questa scelta?). Ogni racconto interpreta così, a modo suo, con tanta ironia e tanto cupo senso dell'avventura, il viaggio dell'innocenza verso la realtà, la ricerca del "cuore" della vita attraverso un mondo barocco e terrificante. Oltre i veli dell'allestimento fantastico è chiara la metafora che questa giovane e coraggiosa scrittrice ci trasmette: essere giovani è duro quanto essere grandi, forse anche più duro, perchè in questo passaggio la perdita della dimensione "altra" è quasi indispensabile. Una bella prova di scrittura. Tranne il racconto "Lady Yeti e il Palazzo delle Nevi Artificiali", il più confuso e inconcludente, ogni episodio è un piccolo gioiellino come guardare un micromondo atteraverso una palla di cristallo.

Giovinette allevate dai lupiDi G. Irene-14 marzo 2011

Mi piacciono moltissimo i titoli strani, quelli che ti mettono curiosità, e se poi a ciò corrisponde altrettanta originalità del testo, allora, siamo già a cavallo. Racconti inquietanti, a volte senza senso, drammatici, onirici e gotici: adorabili, insomma!

Racconti inquetantiDi U. Maria Teresa-2 novembre 2010

Il titolo promette bene, lo stile e il tema pure. Alcuni di questi racconti sono molto belli, altri meno....ma è una prassi classica nelle raccolte.

GrottescoDi B. Saverio-17 ottobre 2010

Autrice di talento, questi racconti sono pieni di originalità e scritti in uno stile affascinante. Le tematiche sono aspre, i personaggi inconsciamente tragici, le ambientazioni soffocanti, le trame grottesche. Racconti che parlano di non più bambini/e ma non ancora ragazzi/e, la loro lotta per fare breccia nel mondo cercando di capirlo senza perdere se stessi nel tentativo.

Non ci siamoDi B. Isabella-5 settembre 2010

Che peccato, e dire che mi aspettavo tanto da questo libro :S... contate che davanti a "Coraline" e "Gli incubi di Hazel" ho riso tutto il tempo, per quanto non facevano presa su di me; invece, inizialmente, questa raccolta di racconti sembrava riuscire ad impressionarmi - almeno nel primo racconto, "Ava lotta con gli alligatori". Poi... c'è stato il decadimento totale :( ancora ancora il secondo e il terzo sono carini, l'ultimo pure (quello che dà il nome al libro), ma tutti gli altri sono talmente noiosi, sconclusionati e inutili che non ce l'ho fatta a leggerli fino in fondo. Ripeto, secondo me l'unico che merita è il primo racconto, che, come atmosfere e temi, assomiglia molto alle opere di Tim Burton... e forse anche l'ultimo. Ma poi basta... Anche perchè, ed è una cosa che non ho sopportato, ognuno di questi racconti non ha un vero finale! La vicenda è lasciata aperta, sembra non finito! Che rabbia!!