Codice della separazione e del divorzio operativo annotato con dottrina e giurisprudenza edito da Edizioni Giuridiche Simone

Codice della separazione e del divorzio operativo annotato con dottrina e giurisprudenza

a cura di

M. Di Pirro

Data di Pubblicazione:
1 giugno 2013
EAN:

9788824438766

ISBN:

8824438768

Pagine:
896
Formato:
brossura
Acquistabile con la

Descrizione Codice della separazione e del divorzio operativo annotato con dottrina e giurisprudenza

Il cuore dell'opera è il commento alle norme del codice civile e del codice di rito, distribuite in parti diverse, per comodità espositiva, ma strettamente annodate tra loro sul piano dei contenuti con molteplici rinvii interni. Un'analisi minuziosa è riservata alla legge sul divorzio (L. 898/1970) e a numerose disposizioni, con importanti ricadute in ambito familiare, in materia di affidamento condiviso (L. 54/2006), violenza nelle relazioni familiari (L. 154/2001), adozione (L. 184/1983), Patti lateranensi (L. 121/1985), cittadinanza (L. 91/1992) e stato civile (d.P.R. 396/2000), locazioni urbane (L. 92/1978), diritto internazionale privato (L. 218/1995), imposta di registro (d.P.R. 131/1986) e imposte sui redditi (d.P.R. 917/1986). Non poteva mancare, ovviamente, la normativa europea, e in particolare il Regolamento 2201/2003 (che rappresenta, in materia di separazione, divorzio e annullamento del matrimonio, il nuovo corpo centrale delle regole di diritto internazionale privato) e il Regolamento 1259/2010 (che disciplina la legge applicabile alle controversie in tema di separazione e divorzio). L'opera è completata da un'accurata selezione di norme complementari e da un ricco formulario, che affronta le principali questioni relative alla patologia del rapporto coniugale. Ognuno arriva all’altare a modo suo: c’è chi aspetta un bambino, chi passano gli anni e si deve sistemare, chi vuole mettere la testa a posto dopo averla scassata per anni, chi crede all’amore e allora è inutile aspettare, chi vuole far contenti mamma e papà, chi vive in baracca e finalmente potrà stare più comodo. E qualcuno, chissà, lo fa anche un pò per amore.
Poi con gli anni le cose cambiano: la moglie s’ingrassa e il marito si stempia (ma anche il contrario), il pigiama oversize che rimuove ogni fantasia, le serate stimolanti davanti ai plastici di Bruno Vespa, chi vota Berlusconi e chi Renzi (no, l’esempio è sbagliato…), e ci si trova all’improvviso davanti a quella strana specie animale che è l’avvocato matrimonialista (ma perché si chiama così uno che le persone le fa separare?). E si fanno i conti: questo a te e questo a me, i figli a te ma la domenica a me, e quello che sembrava amore si mostra per quello che è: un calesse.
Ecco, questo codice si occupa del calesse, delle regole che cercano di farlo funzionare quando si rompe. Sono regole spesso sbagliate (si può divorziare soltanto dopo tre anni dalla separazione), nebulose (in cosa consiste questa benedetta «intollerabilità» della convivenza, presupposto della separazione?), inventate (gli sposi devono essere di sesso diverso), misogine (la moglie deve portare il cognome del marito) e ingiuste (l’ex coniuge deve mantenere il tenore di vita che aveva durante il matrimonio). Si è cercato, perciò, di dare una lettura «correttiva» di questo microcosmo normativo, alla luce dei principi costituzionali di solidarietà ed uguaglianza.
Le norme analizzate sono numerose, a partire da quelle costituzionali (artt. 29 e 30), brandite dai teocon per sbarrare le porte ai matrimoni gay.
Il «cuore» dell’opera è il commento alle norme del codice civile e del codice di rito, distribuite in parti diverse, per comodità espositiva, ma strettamente annodate tra loro sul piano dei contenuti con molteplici rinvii interni.
Un’analisi minuziosa è riservata alla legge sul divorzio (L. 898/1970) e a numerose disposizioni, con importanti ricadute in ambito familiare, in materia di affidamento condiviso (L. 54/2006), violenza nelle relazioni familiari (L. 154/2001), adozione (L. 184/1983), Patti lateranensi (L. 121/1985), cittadinanza (L. 91/1992) e stato civile (d.P.R. 396/2000), locazioni urbane (L. 92/1978), diritto internazionale privato (L. 218/1995), imposta di registro (d.P.R. 131/1986) e imposte sui redditi (d.P.R. 917/1986).
Non poteva mancare, ovviamente, la normativa europea, e in particolare il Regolamento 2201/2003 (che rappresenta, in materia di separazione, divorzio e annullamento del matrimonio, il nuovo corpo centrale delle regole di diritto internazionale privato) e il Regolamento 1259/2010 (che disciplina la legge applicabile alle controversie in tema di separazione e divorzio).
L’opera è completata da un’accurata selezione di norme complementari e da un ricco formulario, che affronta le principali questioni relative alla patologia del rapporto coniugale.
Tutto questo non sarebbe stato possibile senza la collaborazione della dott.ssa Maria Mazzitelli nella revisione del lavoro.

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