Codice dei beni culturali e del paesaggio-Manuale completo per il concorso 500 Funzionari MIBACT edito da Neldiritto Editore

Codice dei beni culturali e del paesaggio-Manuale completo per il concorso 500 Funzionari MIBACT

Data di Pubblicazione:
3 Giugno 2016
EAN:

9788866577775

ISBN:

8866577774

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Descrizione Codice dei beni culturali e del paesaggio-Manuale completo per il concorso 500 Funzionari MIBACT

Concorso 500 funzioni MIBACT. Manuale completo
Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT), con il D.M. 15 aprile 2016 n. 204, ha avviato la procedura di selezione pubblica di 500 funzionari a tempo indeterminato.
Le procedure concorsuali prevedono una:
– prova preselettiva, comune a tutti i profili, mediante la somministrazione di 100 domande a risposta multipla, di cui 10 in lingua inglese, relative ad elementi di diritto pubblico e amministrativo, di diritto dei beni culturali e nozioni generali sul patrimonio culturale italiano;
– prova teorica scritta che verterà sulle materie indicate in ciascun bando;
– prova pratica scritta, relativa agli argomenti specificatamente indicati in ciascun bando;
– prova orale, consistente in un colloquio sulle materie oggetto delle prove scritte, con l’aggiunta di una conversazione in lingua inglese.
Il presente volume è finalizzato alla preparazione della prova preselettiva del concorso e contiene una sintesi dell'intero programma della prova e oltre 1400 quesiti a risposta multipla. Al termine del volume, sono riportate delle batterie di test sì da permettere di simulare la prova preselettiva.
La sezione teorica, inoltre, è strutturata in modo tale da facilitare e velocizzare la preparazione e la memorizzazione, grazie all’uso di SCHEMI riassuntivi e TABELLE.
La sezione di Diritto dei beni culturali è aggiornata al nuovo Codice degli Appalti (D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50).
Infine, completa la sezione dei test una batteria di 100 quiz di Nozioni generali del patrimonio culturale italiano in lingua inglese.

Codice dei beni culturali e del paesaggio
Licenziare un Commentario al Codice dei beni culturali e del paesaggio ad undici anni dall’entrata in vigore del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 e mentre è al lavoro la Commissione ministeriale per la sua revisione può apparire un esercizio accademico, se non un azzardo.
Abbiamo, tuttavia, ritenuto opportuno e necessario procedere a quest’opera, dal momento che nel settore dell’amministrazione del patrimonio culturale è ormai in atto da mesi una profonda opera di innovazione normativa, tanto a livello primario quanto secondario che, direttamente o indirettamente, ha prodotto e continua a produrre indubbi e notevoli riflessi sulla disciplina codicistica.
Alcune delle nuove misure in materia di tutela del patrimonio culturale, sviluppo della cultura e rilancio del turismo contenute nel c.d. Art bonus (d.l. n. 83/2014 convertito in l. n. 106/2014) stanno profondamente innovando il settore: dal credito d’imposta per favorire il mecenatismo culturale, al piano strategico per i grandi progetti sui beni culturali che, entro il 31 dicembre di ogni anno, individuerà beni o siti di eccezionale interesse per i quali sono necessari interventi di restauro e valorizzazione; dalla introduzione di una parziale liberalizzazione del regime di autorizzazione della riproduzione e della divulgazione delle immagini di beni culturali per finalità senza scopi di lucro, alla possibilità di creare soprintendenze autonome, senza maggiori oneri per la finanza pubblica, per i beni e i siti culturali di eccezionale valore.
Improntata, invece, ai principi di spending review è la recente riorganizzazione del Ministero avvenuta tramite il d.P.C.M. n. 171/2014 con cui è stato emanato il nuovo Regolamento di organizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Un riassetto che ruota attorno ad alcune idee-chiave: integrare a pieno cultura e turismo, semplificare l’amministrazione periferica, ammodernare la struttura centrale, rilanciare le politiche di innovazione e formazione, dare maggiore autonomia ai musei statali; la riforma riconosce inoltre il museo, finora semplice ufficio della Soprintendenza, istituto dotato di un proprio bilancio e di un proprio statuto; viene poi creata una Direzione generale per i musei con il compito di creare un Sistema museale nazionale.
Queste sono solo alcune delle nuove prospettive verso cui tende l’orizzonte del diritto dei beni culturali che ci hanno suggerito di costituire un gruppo di esperti del settore e di studiosi della materia che – come è nella tradizione delle pubblicazioni di questa Collana – fosse caratterizzato dalla “polifonia” delle anime che lo compongono: quella accademica, quella forense, quella giudiziaria e quella che avesse maturato esperienza nella “vita ministeriale”.
Il volume, pur inquadrando in modo sistemico gli istituti oggetto di disciplina del Codice, è caratterizzato da uno spiccato approccio pratico, fondato su un’attenta analisi della prassi amministrativa e della giurisprudenza statale e sovranazionale.

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