Il club dei ricordi perduti

Ann Hood perde la figlia Grace di 5 anni per una violenta infezione. Il club dei ricordi perduti è il racconto della sua riabilitazione alla vita attraverso l’arte del lavoro a maglia e dell’amicizia al femminile. La scrittrice americana in questo romanzo dal valore fortemente terapeutico racconta attraverso la vita della protagonista Mary Baxter una parte della sua vita. Mary è infatti una giornalista la cui vita viene stravolta bruscamente in un giorno di sole. Tuttavia, nonostante il dolore e il quasi fallimento del suo matrimonio Mary decide di accettare il consiglio di sua madre: iscriversi a un club del tricot per superare quell’enorme vuoto che la divora. Niente infatti come il lavoro a maglia può aiutare a non pensare, ma contemporaneamente può dare libero spazio alle parole e al cuore, aprendosi alle altre persone. Quel lavoro meccanico e sferruzzante libera i pensieri, ma unisce tutte le partecipanti in un’amicizia dapprima silenziosa e poi liberatoria. Se dapprima Mary guarda le altre con sospetto e diffidenza, pensando di essere l’unica a dover sopportare un dolore che nessuno può comprendere, poi comprende che ogni donna lì presente e ogni sguardo che segue i fili di lana è attraversato dalla tristezza. Ogni mercoledì sera sciarpe, maglioni e cappelli vengono creati dai ferri e da un fiume di chiacchere, dapprima superficiali e poi sempre più profonde ed intense. Lulu, Ellen, Harriet, Beth e Scarlet: ognuna nasconde storie di rimpianti, segreti e fallimenti e attraverso lo scambio e la condivisione con queste cinque indimenticabili anime femminili, descritte con passione ed amore da Ann Hood, che la protagonista riesce nuovamente a riscoprire la vita e le sue piccole gioie che possono alleviare un grande dolore. Ancora una volta un romanzo, di ispirazione autobiografica, ci insegna che niente più dell’amicizia al femminile può portare un soffio di serenità all’anima. Il club dei ricordi perduti traccia attraverso nodi di lana e fili quasi magici che creano oltre a spazi e figure anche pezzi di vita, una storia tutta da vivere.