Il club degli incorreggibili ottimisti di Jean-Michel Guenassia edito da Salani

Il club degli incorreggibili ottimisti

Editore:

Salani

Collana:
Romanzo
Edizione:
16
Traduttore:
Bruno F.
Data di Pubblicazione:
14 ottobre 2010
EAN:

9788862562102

ISBN:

8862562101

Pagine:
704
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Trama Il club degli incorreggibili ottimisti

Parigi, 1959. Sono anni vertiginosi: la Seconda guerra mondiale è finita da troppo poco tempo per essere Storia, la guerra d'Algeria segna le vite dei francesi d'oltremare. Michel Marini, undici anni, figlio di immigrati italiani, esce dall'infanzia e si affaccia a un'adolescenza inquieta e piena di emozioni. Vagabonda per il quartiere, si ritrova con gli amici a giocare a calcio balilla; un giorno entra in un bistrò, il Balto. E attratto da una stanza sul retro dove si ritrova un gruppo di uomini, che parlano un francese a volte approssimativo e portano dentro di sé storie e passioni sconosciute. Sono profughi dei Paesi dell'Est, uomini traditi dalla Storia, ma visionari che ancora credono nel comunismo. Incorreggibili ottimisti. Frequentare il Balto vuol dire scoprire il mondo. Michel cresce con Igor, Leonid, Imre, Pavel, Tibor, Sasa; impara a conoscere l'amicizia, l'amore, la complessità degli ideali. Nel retro di un bistrò si litiga, si beve, si gioca a scacchi, si raccontano barzellette su Stalin, si offre se stessi e le proprie storie, storie terribili di esilio che si intrecciano sullo sfondo di un decennio epocale, tra filosofia e rock'n'roll, Sartre e Kessel, la conquista dello spazio e l'inizio della Guerra fredda.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 5 recensioni

Romanzo di iniziazioneDi F. Luigi-25 maggio 2012

è malinconico, ma è una bella storia. Interessante il periodo storico in cui si svolge, il novecento della guerra fredda. I protagonisti sono così ben costruiti che anche nella tristezza delle loro sorti si può notare un po' di ottimismo. Una Parigi intellettuale e vitale che raccoglie orfani di un'Europa orientale vittime di un comunismo totalitario. Si parla di utopie, di leggende e di uomini con il peso delle loro storie che sono racchiuse nel il club degli incorreggibili ottimisti.

ConsigliatissimoDi P. Mirko-21 aprile 2012

Romanzo di formazione, romanzo storico, poliziesco... Le categorie in questo caso dicono poco. Un libro di quasi 700 pagine che si vorrebbe non finisse mai. Jean Michel Guenassia ci racconta un bel pezzo di storia visto dagli occhi di un ragazzino e con la presenza di una serie di personaggi memorabili: non avevano niente, non erano niente, erano vivi

Un buon libroDi l. tiziana-9 gennaio 2012

Sono stata catturata dal titolo, che è davvero invogliante. E in effetti, il libro incuriosisce dalla prima all'ultima pagina, che pare non arrivare mai, vista la lunghezza, ma la si raggiunge scorrevolmente leggendo una storia che non stanca e che caratterizza benissimo tante storie diverse, che non si confondono l'una con l'altra. Anche i riferimenti storici aggingono spessore all'intera trama, e il protagonista è vero è un po' sfigato però forse la vicenda non avrebbe avuto lo stesso finale se lui fosse stato diverso: il carattere è perfetto per il ruolo.

Il club degli incorreggibili ottimistiDi F. Bruna-2 aprile 2011

Un dono fattomi un mese fa per il mio compleanno da parte di mia madre. E' un romanzo di formazione un pò troppo lineare e il giovane protagonista è un pò troppo sfigato. Alla fine si rivela un libro a tema contro lo stalinismo, però scritto da uno che credo sia di sinistra. Ma se devo consigliare un romanzo contro lo stalinismo e scritto in anni recenti, non da un internato, allora è mille volte meglio "Europe Central, " by William T. Vollmann - Strade Blu Mondadori, che tratta anche il nazismo, la musica classica e mille altre cose, e che ho trovato un capolavoro. Invece di questo sicuramente Club prevedo ci sarà il seguito...

Il club degli incorreggibili ottimistiDi m. gianna-23 febbraio 2011

Mi incuriosiva parecchio il titolo, e così l'ho comprato... Ma è stata un'intuizione davvero fortunata. E' proprio un bel libro, di ampio respiro... Con belle ricostruzioni storiche e sociali... Sospeso tra ironia e malinconia, fra un lieto fine che non arriva e una speranza che non abbandona mai. Ci sono personaggi bellissimi, di quelli che sai già che ti mancheranno un po'... Di cui vorresti conoscere il destino, sapere se in qualche modo se la sono cavata. Ognuno ha una vita divisa in due... Un prima e un dopo... E la sfida quotidiana è proprio la ricerca di un equilibrio. Ecco... Ci sono tante storie... Sono troppe quelle che restano irrisolte, ci sono troppi cerchi che non si chiudono... Probabilmente è una scelta precisa dell'autore, ma un piccolo senso di incompiutezza inevitabilmente resta.