Cleopatra

Su di lei ci sono leggende, storie tremende e di passione perché la regina d’Egitto fu una delle prime donne più importanti della storia. Cleopatra di Duane W. Roller ricostruisce la figura di questo mito e lo mostra al lettore con occhi diversi, più veritieri e meno annacquati dal fiabesco tramandarsi di racconti. Tutti sanno che Cleopatra era una donna bellissima, una regina capace di ottenere, con le sue arti di seduzione, tutto ciò che voleva. Bellezza e intelligenza la rendono una donna degna finalmente di calcare la storia, di offuscare gli uomini che le stavano a fianco. Ma era davvero così? O è tutta una leggenda? Il libro fa luce su questa prima antesignana del femminismo, svelandone luci e ombre. Dal 46 avanti Cristo, anno in cui a Roma venne esposta la statua di Cleopatra, si narrano le sue gesta incredibili, trasformandola in un personaggio chiave dell’età preimperiale. La regina d’Egitto è destinata sin da subito a lottare per il suo regno, proprio con il fratello Tolomeo XIII. Il ruolo di Cleopatra è quello di mantenere infatti in vita la dinastia tolemaica, di cui lei era l’ultima rappresentante e doveva anche gestire i complessi rapporti con Roma. Guerre sanguinarie, tattiche di conquista, matrimoni discutibili rendono questa donna una delle regine più criticate dell’antichità. Lottatrice in un mondo di uomini deve fin da subito scavalcare leggi sociali precostituite per farsi largo in una girandola di eventi. Per la Roller Cleopatra però non era solo una donna bella, affascinante e che sapeva salvare se stessa e il suo regno, ma era soprattutto un abile politica, disposta a scendere a patti persino con il diavolo per uscirne vincitrice. A tratti spietata, il suo primario obiettivo non era la conquista degli uomini, ma del potere, classificandola così a pieno diritto, come detentrice del sapere politico. Cleopatra è l’analisi di un mito e delle possibilità, tuttora utilizzate, di utilizzare bellezza e seduzione per conquistare imperi e sudditi.