La città del sole. Civitas solis

In questo famoso scritto l'autore non fa altro che rielaborare la seconda parte della repubblica platonica. Si tratta di un modello fortemente utopico: è la città dove domina la sofocrazia (ovvero è il sapere ad avere il reale potere), dove non c'è proprietà privata perchè il singolo è talmente legato agli interessi della comunità da trascurare quelli più strettamente propri e dove i figli sono allevati insieme senza sentire il bisogno di conoscere i genitori, un'opera scritta nel Seicento e forse per questo fortemente distante dall'immaginario attuale. "La città del Sole" si muove tra ortodossia ed eterodossia, ma è ortodossa ed eterodossa rispetto agli ideali del suo tempo, non certamente del nostro.

Tommaso Campanella in questo testo ripropone in parte le tesi della "Repubblica" platonica; egli presenta una città in cui il Sole è il grande sacerdote, il "Metafisico", e domina su una struttura sociale fortemente gerarchizzata e gestita da un forte potere di tipo comunitario, alla direzione del quale è affiancato da Pon (Potenza), Sin (Sapienza) e Mor (Amore). Si tratta di un modello fortemente utopico: è la città dove domina la sofocrazia (ovvero è il sapere ad avere il reale potere), dove non c'è proprietà privata perchè il singolo è talmente legato agli interessi della comunità da trascurare quelli più strettamente propri e dove i figli sono allevati insieme senza sentire il bisogno di conoscere i genitori, un'opera scritta nel Seicento e forse per questo fortemente distante dall'immaginario attuale. "La città del Sole" si muove tra ortodossia ed eterodossia, ma è ortodossa ed eterodossa rispetto agli ideali del suo tempo, non certamente del nostro.