La città scomparsa. Ricordi del ghetto di Varsavia

Citta' chiusa da muri popolata da ebrei ammassati in topaie inabitabili in condizioni igieniche insostenibili. Nessun mezzo di sussistenza per questa comunita' piu' grande d'Europa, solo fame, miseria, sporcizia e malattie. Si muore ogni giorno, ma l'umorismo nero non scarseggia tra la popolazione. L'inganno tedesco del lavoro all'Est per gli ebrei, e le tradotte partono stracolme di gente che preferisce illudersi nelle menzogne tedesche piuttosto che morire nel ghetto. Tradotte che corrono sempre verso le camere a gas di Treblinka. Le notizie sulla vera sorte degli ebrei ormai hanno fatto il giro del mondo, gli abitanti del ghetto sanno, si illudono, non possono credere che questo sia possibile, lo scopriranno presto. Il mondo tace, il ghetto e' isolato, l'ebreo e' solo. L'ebreo non odia il nazista, perche' l'odio si prova verso i propri simili ed un nazista non e' un essere umano, e' piu' vicino alla bestia, ma l'animale uccide solo per sfamarsi, il nazista uccide per piacere. La polizia ebraica, ebrei che si illudevano di aver salva la vita assecondando i nazisti, ulteriore inganno tedesco. La polizia ebraica rastrella e consegna ogni giorno uomini alla morte. Tutta la polizia ebraica morira' nelle camere a gas, quando il ghetto venne completamente svuotato e raso al suolo. Sono sulla tradotta per Treblinka, salto' giu' da questo carro bestiame, mi salvo e ora racconto. Racconto di una comunita' completamente sparita nel nulla. Racconto di tutte quelle citta' dove una volta abitavano ebrei, dove ora, di loro, non esiste traccia, non esiste nulla, non esiste piu' un ebreo. Germania inconsapevole ed innocente e Mondo indifferente, ditemi, dove e' finita la comunita' del ghetto di Varsavia?