Il cimitero dei giocattoli inutili e altri racconti calpestati di Aldo Moscatelli edito da I Sognatori

Il cimitero dei giocattoli inutili e altri racconti calpestati

Editore:

I Sognatori

A cura di:
C. Moscatelli
Data di Pubblicazione:
2006
EAN:

9788895068022

ISBN:

8895068025

Pagine:
149
Formato:
brossura
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3 di 5 su 2 recensioni

Dream offDi m. vincenzo-8 marzo 2021

"Sempre meno gente, purtroppo, crede in quello che io rappresento. La gente, mia cara amica, ha perso contatto col mondo della fantasia: preferisce battere i sentieri monotoni e sicuri della realtà. Io, invece, offro la sabbiosità del dubbio, e la difficoltà del sogno... ". Questa la presentazione che fa di se stesso alla protagonista Francesca il misterioso personaggio de "Il custode dei segreti sommersi", uno dei racconti dell'antologia di Aldo Moscatelli "Il cimitero dei giocattoli inutili e altri racconti calpestati" (Edizioni I Sognatori, 2006) . La fantasia, il sogno: in una parola, la letteratura vista non già come come mera evasione dalla realtà, ma terreno fertile di ricerca del senso delle cose. Suona come un'apologia, nell'epoca del monopolio tecnico-scientifico della società, e forse lo è. Moscatelli, scegliendo un registro fantastico accostato da alcuni a Buzzati, ma che lui stesso riferisce ad Ende e Saint-Exupéry, non sempre centra l'obiettivo di offrire un approfondimento di tematiche importanti tramite l'onirismo letterario. Bene "Lo specchio di fango", ambientato nell'Abissinia invasa dai fascisti italiani, con il topos fantastico del doppio declinato in una parabola antimilitarista. Altrettanto bene il già citato "Il custode dei segreti sommersi" e "La nuova morte", in cui un cimitero avveniristico graffia la decadenza occidentale, la svalutazione dei valori etici e religiosi; tema non proprio inedito, ma sempre attuale. Interessante anche "Istantanea", racconto angoscioso venato di horror, e l'apologo morale "Storia del melo e della piantina triste". Meno incisive altre storie, come la conclusiva "Lo scrittore inutile", autocelebrativa e scontata. Non parlerei di disagio giovanile o rifiuto di crescere: ma di sogni di formazione.

Il cimitero dei giocattoli inutili Di S. Lucia-9 aprile 2011

Forse non è un capolavoro, ma questo libro sa avvolgere con la sua trama dall'inizio alla fine. Un libro di una profondità assoluta, i cui livelli narrativi sono complessi e non tutti così facilmente manifesti. Anche se allegorie, metafore e simboli sono chiaramente riconoscibili. E questo è forse il merito maggiore dello scrittore che dimostra una maturità sorprendente.