Come in cielo così in terra

Cris e Leti si conoscono dai tempi del liceo. Si amano da sempre. Non hanno bambini, forse anche per questo il loro rapporto è in crisi. Nel tentativo di ricucire il dialogo tra di loro e salvare il matrimonio, decidono di fare una vacanza. È maggio. Scelgono una destinazione di montagna, che amano entrambi, sperando di trovare un contesto capace di offrire silenzio e intimità. Così, affittano un villino a Corona, che si rivelerà il luogo dell'immaginazione e delle possibilità; un posto enigmatico e misterioso, di presenze che inquietano e melodie tristi difficili da dimenticare. Cris non riesce a distogliere l'attenzione dalla musica di Corona, che diventa tutt'uno con i suoi tormenti più profondi. Ma Corona è anche il luogo del cambiamento, quel luogo, tra cielo e terra, dove è possibile rivendicare la "libertà di imparare" a essere se stessi, anche se solo dopo avere affrontato con coraggio l'angoscia, la frustrazione, la paura, e a patto che si riesca a superare la diffidenza; solo allora sarà possibile tornare ad amare.