Trama La chimera di Praga
Karou ha 17 anni, è una studentessa d'arte e per le strade di Praga, la città in cui vive, non passa inosservata: i suoi capelli sono di un naturale blu elettrico, la sua pelle è ricoperta da un'intricata filigrana di tatuaggi, parla più di venti lingue e riempie il suo album da disegno di assurde storie di mostri. Spesso scompare per giorni, ma nessuno sospetta che quelle assenze nascondano un oscuro segreto. Figlia adottiva di Sulphurus, il demone chimera, la ragazza attraversa porte magiche disseminate per il mondo per scovare i macabri ingredienti dei riti di Sulphurus: i denti di ogni razza umana e animale. Ma quando Karou scorge il nero marchio di una mano impresso su una di quelle porte, comprende che qualcosa di enorme e pericoloso sta accadendo e che tutto il suo universo, scisso tra l'esistenza umana e quella tra le chimere, è minacciato. Ciò che si sta scatenando è il culmine di una guerra millenaria tra gli angeli, esseri perfetti ma senz'anima, e le chimere, creature orride e grottesche solo nell'aspetto esteriore; è il conflitto tra le figure principi del mito cristiano e quelle dell'immaginario pagano. Nel disperato tentativo di aiutare la sua "famiglia" Karou si scontra con la terribile bellezza di Akiva, il serafino che per amore le risparmierà la vita.
Recensioni degli utenti
Chimere e non solo...-29 maggio 2012
Sinceramente quando ho iniziato a leggere il libro, ho avuto un'impressione abbastanza negativa, nel senso che non riuscivo a capire come mai l'autrice si soffermasse a descrivere più del dovuto, episodi, secondo me, di poca importanza ai fini della narrazione. Invece dopo i primi capitoli, all'incirca le prime sessanta pagine, la mia concezione del testo è totalmente cambiata: l'apparente disinteresse iniziale si è trasformato in un grande coinvolgimento che mi ha permesso di concludere la lettura in pochissimi giorni, nonostante il numero importante di pagine totali, più di quattrocento. Il linguaggio utilizzato, all'inizio molto concreto, legato alla vita del mondo terreno, a volte quasi scurrile soprattutto nelle battute scambiate tra le ragazze, si è poi rivelato di un livello superiore, lineare e molto espressivo. A tratti porta alla riflessione e all'immaginazione degli ambienti e degli scenari descritti, fino alla fine dove sembra di essere totalmente coinvolti e partecipi delle situazioni. Da questa lettura ho davvero imparato che l'impressione data dalla prime pagine di un libro, a volte può essere davvero fuorviante e sinceramente sono contenta di non avervi rinunciato, ma di aver perseverato e scoperto questa nuova avventura di cui non vedo l'ora di leggere il seguito.
La chimera di Praga-26 maggio 2012
La chimera di Praga è un urban fantasy. La prima caratteristica che spicca di questo romanzo è la sua originalità. Il mondo creato da Laini Taylor infatti è innovativo e particolareggiato. Lo stile è molto colloquiale, il linguaggio usato è quello dei giovani, non mancano battute colorite e modi di dire. Rispetto all'opera "Baci Immortali" sempre di Laini Taylor caratterizzata da tinte molto dark, questo libro ha un tocco più fresco, colorato. Nel complesso una lettura piacevole!
Ricerca-22 maggio 2012
Questo libro è stupendo, triste, malinconico; l'autrice t'inebria trascinandoti nella storia tra Praga, il resto del mondo e l'altrove. Molti personaggi e storie s'intrecciano portando Karou alla ricerca di se, di quella cosa che la renda completa, ma certe volte trovando ciò che si cerca, si perde ciò che si ha... L'unico difetto del libro, la parola continua a fondo dell'epilogo; quanto aspetteremo per il seguito?
Non mi è piaciuto-4 maggio 2012
Il romanzo non risulta essere niente di che. Carino, per carità, ma è come se mancasse di elementi essenziali. A volta risulta noioso, banale e scontato. Nel complesso è come se le azioni della protagonista siano prevedibili. Sinceramente sconsiglio la lettura, ma magari alcuni potrebbero apprezzarla, forse chi non pretende molto dai romanzi
Ma anche no, grazie-4 maggio 2012
Non ci siamo proprio. Non capisco davvero perché la Fazi - così la Giunti, ultimamente, anche - pubblichi praticamente ogni tre per due libretti del genere: ma vendono davvero tanto? Personalmente io ho trovato imbarazzante già la copertina, orribile, e non è andata meglio con la trama, vuota e banale e scontata, piena di nomi impossibili.