Chi ha paura muore ogni giorno. I miei anni con Falcone e Borsellino di Giuseppe Ayala edito da Mondadori

Chi ha paura muore ogni giorno. I miei anni con Falcone e Borsellino

Editore:

Mondadori

Data di Pubblicazione:
15 settembre 2009
EAN:

9788804590934

ISBN:

8804590939

Pagine:
200
Formato:
brossura
Argomento:
Assassini politici
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Descrizione Chi ha paura muore ogni giorno. I miei anni con Falcone e Borsellino

Sono passati quindici anni dalla terribile estate che, con i due attentati di Punta Raisi e di via d'Amelio, segnò forse il momento più drammatico della lotta contro la mafia in Sicilia. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino restano due simboli, non solo dell'antimafia, ma anche di uno Stato italiano che, grazie a loro, seppe ritrovare una serietà e un'onestà senza compromessi. Ma per Giuseppe Ayala, che di entrambi fu grande amico, oltre che collega, i due magistrati siciliani sono anche il ricordo commosso di dieci anni di vita professionale e privata, e un rabbioso e mai sopito rimpianto. Ayala rappresentò in aula la pubblica accusa nel primo maxi-processo, sostenendo le tesi di Falcone e del pool antimafia di fronte ai boss e ai loro avvocati, interrogando i primi pentiti (tra cui Tommaso Buscetta), ottenendo una strepitosa serie di condanne che fecero epoca. E fu vicino ai due magistrati in prima linea quando, dopo questi primi, grandi successi, la reazione degli ambienti politico-mediatici vicini a Cosa Nostra, la diffidenza del Csm e l'indifferenza di molti iniziarono a danneggiarli, isolarli. Per la prima volta, Ayala racconta la sua verità, non solo su Falcone e Borsellino, che in queste pagine ci vengono restituiti alla loro appassionata e ironica umanità, ma anche su quegli anni, sulle vittorie e i fallimenti della lotta alla mafia, sui ritardi e le complicità dello Stato, sulle colpe e i silenzi di una Sicilia che, forse, non è molto cambiata da allora.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 6 recensioni

Per non dimenticareDi F. Francesca-27 luglio 2011

Una importantissima testimonianza della grande battaglia intrapresa da Falcone e Borsellino alla mafia siciliana, raccontata da Giuseppe Ayala, amico e collega dei due magistrati. Ayala, dopo 15 anni dagli attentati di Punta Raisi e di via d'Amelio ha deciso di raccontare la sua storia; la storia di chi per anni ha vissuto e lavorato insieme a Falcone e Borsellino, lottando non solo contro la mafia, ma anche contro i ritardi e le complicità dello stato e dei media, l'omertà siciliana e l'indifferenza di molti. Assolutamente da leggere, per sapere e, soprattutto, per non dimenticare. Da non perdere anche la versione portata a teatro dallo stesso autore.

Chi ha paura muore ogni giornoDi R. Pasqualina-19 maggio 2011

Incentrato sulle figure dei due grandi magistrati siciliani, ma non solo. Questo è un libro che lascia un segno indelebile. Ci sono pagine dirette e dolorose che sono davvero dure da mandare giù. C'è la speranza e la forza all'inizio, poi arrivano i dubbi e la paura di essere stati abbandonati. Ero bambina e poi ragazzina negli anni di riferimento e quindi ho solo ricordi vaghi (più che altro delle due grandi stragi), ma credo che sarebbe opportuno che questo libro lo leggessero tutti. Uno spaccato della storia italiana che è bene tenere a mente, anche perchè purtroppo in certi errori c'è il rischio di ricadere. Da leggere perchè è interessante, profondo e ci riguarda più di quanto possiamo immaginare.

Chi ha paura muore ogni giornoDi F. Benito Maria Emanuele-29 marzo 2011

Lo comprò mio padre a metà prezzo cercando da un robivecchi. Ayala racconta in questo libro i suoi anni al fianco di grandi uomini che hanno fatto del lavoro e dell'integrità un valore essenziale. Si parla di Falcone e Borsellino, ovviamente, ma non solo, perchè di uomini che volevano fortemente cambiare le cose in quegli anni ce ne sono stati molti. Sono gli anni della guerra in prima linea alla mafia, gli anni delle scorte e degli attentati, gli anni delle soddisfazioni per chi aveva investito tutto nel progetto di un'Italia migliore, ma anche quelli delle amarezze e della solitudine. Questo è un libro che lascia un segno indelebile. Ci sono pagine dirette e dolorose che sono davvero dure da mandare giù. C'è la speranza e la forza all'inizio, poi arrivano i dubbi e la paura di essere stati abbandonati. Ero bambina e poi ragazzina negli anni di riferimento e quindi ho solo ricordi vaghi (più che altro delle due grandi stragi), ma credo che sarebbe opportuno che questo libro lo leggessero tutti. Uno spaccato della storia italiana che è bene tenere a mente, anche perchè purtroppo in certi errori c'è il rischio di ricadere. Da leggere perchè è interessante, profondo e ci riguarda più di quanto possiamo immaginare.

Assolutamente da leggere...Di C. CONO-22 febbraio 2011

Per tutti coloro che vogliono approfondire la storia che ha portato tanti uomini a dare la propria vita per combattere la mafia, questo libro di Ayala, non può non essere letto! Racconta la profonda amicizia che lega i tre da tantissimi anni: le gioie, i lutti condivisi, la guerra fatta alla mafia consapevoli che, prima o poi, la stessa si sarebbe vendicata solo con la morte... Da leggere!

Chi non ha paura muore una volta solaDi R. Jessica-18 ottobre 2010

Credo che TUTTI dovrebbero leggere questo libro, scritto da Giuseppe Ayala, grande amico di Falcone e Borsellino. Le esplosioni che nel 1992 hanno annientato la vita dei due magistrati, hanno inciso sulla stessa storia dell'Italia. Questo libro li riporta in vita, ce li fa conoscere, ci svela i retroscena di quei duri anni di lotta alla mafia. Un libro che davvero dovrebbe essere letto in tutte le scuole d'Italia perchè tutti dovrebbero conoscere chi erano e cosa hanno fatto per tutti noi Falcone e Borsellino

Un protagonista della lotta contro la mafiaDi F. IVANA-26 luglio 2010

Questo racconto degli anni della lotta contro la mafia con protagonisti quali Falcone e Borsellino è un libro per non dimenticare tutti gli sforzi e la dedizione di tante persone, in primis di chi ha pagato con la vita il proprio impegno. E’ anche un riconoscimento verso tutti gli sforzi fatti nel passato ed un atto di denuncia contro chi ostacola (volontariamente o per incompetenza) il corso della giustizia. Da non perdere.