Chernobyl di Francesco M. Cataluccio edito da Sellerio Editore Palermo
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Chernobyl

Collana:
La memoria
Data di Pubblicazione:
7 aprile 2011
EAN:

9788838925504

ISBN:

883892550X

Pagine:
159
Formato:
brossura
Argomento:
Problemi legati al nucleare
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione Chernobyl

Per i più, Chernobyl è solo la centrale atomica luminescente per il suo bulbo di uranio infuocato e le storie da day after seguite all'incidente del 1986, il più grave di tutti i tempi. Ma quell'evento faustiano, che segnò la vera data finale del comunismo, fu in realtà l'estremo anello di una lunga catena di evacuazioni e massacri di genti, di luciferini stermini di culture: quasi che quell'angolo di terra ucraina fosse luogo eletto di un progetto per la cancellazione del diritto degli uomini di narrare la propria storia. E in tale progetto di cancellazione della memoria, questo libro si immerge e mira a rifarne la storia, quasi in forma di romanzo dalle forti venature autobiografiche. Chernobyl è un luogo antico, di numerosissima popolazione ebraica, benché scarse tracce siano rimaste di quel mondo per provare a immaginarlo. Fu il centro incontrastato del Hassidismo, che divenne l'anima di quei luoghi. Ma a Chernobyl e dintorni presero forma le più livide crudeltà delle guerre tra ucraini, russi e polacchi. Alle vendette staliniane si alternarono le stragi naziste: l"Holomodor" (la morte inflitta attraverso la fame) distese il suo mantello su quei campi, durante le carestie della collettivizzazione forzata, e cancellò un terzo degli ucraini e il loro universo contadino; furono annientati gli ebrei e la loro cultura.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 2 recensioni

ChernobylDi r. Travis-25 settembre 2011

Una bella incursione a metà tra il reportage e il racconto sulla chernobyl contemporane, un tempo lungo, gravido di persone, sogni, avvenimenti. Gravido di un male che sembra risalire indenne la lunga schiena della Storia. Un demone umano che Cataluccio racconta con apparente svagatezza. Alla fine, come lui, ci sentiamo in parte contaminati. Radioattivi. E d'altra parte come non pensare che la radiazione, come il male, si annida invisibile fino al momento in cui scatena una esplosione?

ChernobylDi D. Castrese-27 luglio 2011

Lo lessi casuialmente, approfittando dell'ultimo referendum sul tema del nucleare. Inutile dire che sono ancora vive in me, e credo che lo resteranno ancora a lungo, le infinite suggestioni di "Vado a vedere se di là è meglio". Ho ritrovato la voce di quella che ormai considero una guida di cui mi è agevole seguire il passo. Cataluccio unisce la passione del giornalista e la cultura dello studioso all'amore per l'Est europeo, e parla di ciò che conosce perchè in quelle terre ha abitato a lungo, parla di Chernobyl perchè ci è stato e di radiazioni perchè in minima parte ne ha subito gli effetti. Allora questo è il libro di un giornalista che sembra riallacciarsi idealmente alle voci contenute in "Preghiera per Chernobyl'", il diario polacco dell'autore che dalla Polonia registrava fatti e reazioni nei giorni successivi all'incidente nella centrale nucleare, il saggio dello studioso di letteratura che indaga attraverso le opere di grandi scrittori russi sullo spirito di un popolo che sembra avvertire con naturalezza la presenza del demoniaco nella vita quotidiana (bellissimo il capitolo "Mefistofele e Faust a spasso per la Russia") e infine di uno storico che aiuta il lettore a capire quali grandi tragedie hanno dovuto subire il popolo ucraino e bielorusso nella storia del Novecento.