Un cerino nel buio. Come la cultura sopravvive a barbari e antibarbari
- Editore:
Bollati Boringhieri
- Collana:
- Temi
- Data di Pubblicazione:
- 14 Febbraio 2008
- EAN:
9788833918440
- ISBN:
8833918440
- Pagine:
- 194
- Formato:
- brossura
- Argomento:
- Studi culturali (Cultural studies)
Descrizione Un cerino nel buio. Come la cultura sopravvive a barbari e antibarbari
L'istruzione superiore allo sbando, i quotidiani inzeppati di gossip e celebrities, la narrativa arrancante dietro ai fumetti e al cinema di intrattenimento: il tutto sotto l'imperio delle grandi cerimoniere, la televisione e la rete. Un quadro vorticoso che polarizza le reazioni e aggiorna coppie di opposti vecchie di quarant'anni. Da un lato l'allarme colto e un po' sdegnoso di chi vede inverarsi le profezie situazioniste e prendere corpo i peggiori fantasmi apocalittici, dall'altro il tripudio ultramodernista di coloro che inneggiano alla maggiore democraticità del nuovo orizzonte. Franco Brevini prova a percorrere una terza via, incrociando vita vissuta e rielaborazione intellettuale. Scrittore, docente universitario e collaboratore di giornali e periodici, racconta le peripezie del suo pendolarismo tra editoria, scuola e giornali, i tre luoghi deputati alla produzione, trasmissione e comunicazione del sapere, quelli in cui lo stravolgimento dei modelli finora invalsi è maggiormente tangibile. Ne emerge uno spaccato della nostra società mediatica che sfata alcune leggende passatiste, a cominciare dall'eclisse della cultura. Il vero problema è dare un nome alla sua nuova vitalità, intuirne le dinamiche più promettenti perché meno sottomesse alle logiche usurate della pura custodia o del festoso collasso.
Recensioni degli utenti
A tratti un po' pesante-28 Aprile 2012
Un pamphlet che riflette sulla cultura e sulle culture di questi ultimi tempi, analizzando i cambiamenti in tre ambienti: università, libri e mezzi di comunicazione. Il saggio si ferma sull'orlo del rimpianto per i bei tempi conclusi ed è colmo di citazione e termini dotti e un po' arcaici. Nell'ansia di biasimare giustamente la cultura delle vecchie élite, purtroppo lo scrittore arriva a glorificare anche le riviste di gossip e i reality tv, nascondendo (si) il loro compito di instupiditori di massa (insieme al calcio)