La cerimonia del massaggio di Alan Bennett edito da Adelphi
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La cerimonia del massaggio

Editore:

Adelphi

Edizione:
11
Traduttore:
Arborio Mella G., Rossari M.
Data di Pubblicazione:
3 aprile 2002
EAN:

9788845916830

ISBN:

8845916839

Pagine:
104
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama La cerimonia del massaggio

Si sa che non c'è nulla di più mondano quanto un buon funerale. E ancor più se si tratta di commemorare un estinto che, letteralmente, ha avuto per le mani la "crème de la crème", ambosessi, di Londra. E allora l'evento può diventare, oltreché mondano, atrocemente intimo. E rischiare da un momento all'altro di sgangherarsi, se il suo programma prevede un preoccupante assolo di sax. E se uno dei convenuti si alza in piedi per tessere un panegirico dell'anatomia del trapassato.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 3 recensioni

Questo autore è feroceDi g. marco-30 aprile 2012

Ogni funerale è materiale di conferenze per sociologi. Ma se il morto è il massaggiatore gigolò bisessuale preferito dalle persone celebri, osservare cosa si muove alla sua cerimonia si trasforma qualcosa di più, specialmente se si diffonde tra i banchi il sospetto che il morto sia scomparso per conseguenze da aids. Persino il prete, che il morto lo conosceva in senso profondo, è posto sotto l'occhio crudele di Bennett, che come suo solito non risparmia nulla a nessuno.

La cerimonia del massaggioDi c. lello-26 settembre 2011

Ma quanto i meccanismi narrativi sono maneggiati con esperienza e sagacia, tanto la qualità dello spaccato umano messo in scena non supera l'uso dei cliché di facile rappresentazione. Il largo successo ottenuto anche presso il pubblico nostrano attesta l'efficacia della formula. Tuttavia il mestiere si sente un po' troppo, l'originalità è sacrificata in nome della trovata più scontata e insomma un pizzico di delusione resta alla fine della cerimonia cui si è partecipato - la lettura.

BanaleDi l. loretta-26 agosto 2011

Mi piace Bennett e l'umorismo inglese. Questo libro però è stato deludente perché non ho trovato nessuna incisività, né su AIDS né su omosessualità o su convenzioni sociali. 95 pagine che si leggono piacevolmente, ma che non mi hanno lasciato il segno. Peccato i temi erano buoni...