A un cerbiatto somiglia il mio amore di David Grossman edito da Mondadori

A un cerbiatto somiglia il mio amore

Editore:

Mondadori

Traduttore:
Shomroni A.
Data di Pubblicazione:
2 luglio 2013
EAN:

9788804631309

ISBN:

8804631309

Pagine:
781
Formato:
brossura
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Trama A un cerbiatto somiglia il mio amore

Israele, guerra dei Sei Giorni. Avram, Orah e Ilan, sedicenni, sono ricoverati nel reparto di isolamento di un ospedale di Gerusalemme. I tre ragazzi si uniscono in un'amicizia che si trasformerà, molto tempo dopo, nell'amore e nel matrimonio tra Orah e Ilan. Dopo trentasei anni, Orah è una donna separata, madre di due figli, Adam e Ofer. Quest'ultimo, militare di leva, accetta di partecipare a un'incursione in Cisgiordania. Preda di un oscuro presentimento, Orah decide di abbandonare tutto e partire, per non essere presente quando gli ufficiali dell'esercito verranno a darle la notizia della morte del figlio. Ad accompagnare la donna c'è Avram, ricomparso nella sua vita dopo più di un ventennio. Il loro viaggio diventa occasione di riflessione e di rimpianto, ma anche di gioia e tenera rievocazione. Fino a che arriverà il momento di tornare a fare i conti con il presente che, tutt'intorno, preme inesorabile.

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5 di 5 su 1 recensione

CapolavoroDi s. elisa-27 gennaio 2017

Non è facile trovare le parole adatte a commentare questo libro. Qualunque osservazione mi sembra inappropriata e riduttiva. d una storia d'amore, una vera storia d'amore, ma un amore inteso nel suo senso più ampio come amore nei confronti di un figlio, nei confronti di un uomo o di un amico. Ma è anche il racconto di tre vite, che dal giorno in cui si sono unite hanno sempre proceduto l'una in funzione dell'altra. Di certo non è di facile lettura, un po' per gli argomenti trattati (la guerra, la prigionia, le torture) un po' per lo stile (per esempio i dialoghi inseriti nel testo senza le classiche virgolette o la mancanza di suddivisione in capitoli). Per essere apprezzato non può essere letto velocemente o con superficialità ma ogni pagina deve essere assaporata fino in fondo. Anzi a me è capitato di rileggere più volte la stessa pagina, perché così bella, così evocativa, così emozionante che mi dispiaceva quasi proseguire la lettura. In alcuni tratti è profondamente commovente, come nella parte in cui Orah rievoca il periodo in cui intratteneva corrispondenza epistolare con Avram. Le dichiarazioni d'amore di Avram, sebbene a volte suscitino un sorriso per la loro ironia, sono così profonde, così toccanti e così sapientemente espresse che non possono lasciare indifferenti.