Il centurione di Augusto

Lo scrittore ci porta a leggere la piccola storia di uno dei tanti soldati che finirono nella trappola di Arminio. Un bel romanzo scritto da un professionista di battaglie. Il romanzo ci permette di rivivere gli attimi della lunga marcia nella foresta germanica, quando Roma perse l'intera Germania Magna.

Non c'è che dire, un bel libro. Viene narrata una delle più grandi disfatte dell'impero romano, quella di Teutoburgo e viene fatto con competenza da una persona preparata con Guido Cervo. Ovviamente viene romanzata e in modo coinvolgente. E' un libro di sole 200 pagine, ma che merita davvero di essere letto.

Il bravissimo narratore di storiche battaglie nonché docente universitario di diritto Guido Cervo ci coinvolge in una delle pagine più nere della storia dell'impero romano, la disastrosa sconfitta in terra germanica. Sarebbe stato facile cadere nella retorica e nella banalità della descrizione di una battaglia attraverso scene di lotta corpo a corpo, inseguimenti, violenza gratuita, ma l'autore non commette questi errori e ci regala un romanzo gustosamente farcito di dettagli storici, di personaggi dalla personalità profonda, di eroi impavidi che non scordano il loro essere uomini capaci di provare sentimenti ed emozioni anche se sprofondati negli abissi dell'inferno, il tutto condito con l'orgoglio imperituro di far parte del glorioso impero romano e di onorarne in qualsiasi condizione il coraggio e la forza.

L'unico neo di questo libro è la durata, ma del resto racconta una singola battaglia e la fine dell'espansionismo romano in Germania. Un bel romanzo, scorrevole ed appassionante.