Centomila gavette di ghiaccio

Stupendo, questo libro! L'orrore per una guerra incomprensibile, stemperato nel sentimento che le decine di migliaia di soldati appartenevano tutte a una stessa patria, alla quale rendere onore e per cui sacrificarsi senza limiti. Messa in questi termini può sembrare una giustificazione di quella che fu in realtà l'insensatezza illimitata di una patria che i suoi figli li ha amati ben poco. Eppure essi risposero con coraggio, con solidarietà, con umanità verso i popoli invasi. E si fa presto a scadere nel trionfalismo fuor di luogo. Ma l'autore non ci porta a questo, solo ci ricorda che il sacrificio ci fu, che le anime ci credevano. E il rispetto per loro deve rimanere intatto, immacolato come la neve di Russia.

Impossibile non dare il massimo dei voti, complice una stile di scrittura semplice che porta l'empatia con i personaggi del libro ai massimi livelli. Pensare che le sofferenze passate da questi uomini sono reali, e non così distanti temporalmente parlando, mette i brividi. Ogni persona dovrebbe leggerlo

"Centomila gavette di ghiaccio" è un testo che dovrebbero leggere tutti i giovani; racconta la storia di guerra vissuta in prima persona dall'autore Giulio Bedeschi che si nasconde sotto lo pseudonimo di Italo Serri. Drammatica storia di un gruppo di uomini in guerra per amore della propria patria, a difendere ideali e valori che ad oggi forse non riconosciamo, persone che soffrono il freddo di un inverno che li decima e che ghiaccia persino il cuore di chi legge. Lacerante il pensiero che queste vicende sono la storia dei nostri padri, della nostra Italia, della nostra vita.