Cécile. Il futuro è per tutti
- Editore:
Giunti Editore
- Collana:
- Extra
- Traduttore:
- Angelini F.
- Data di Pubblicazione:
- 9 giugno 2010
- EAN:
9788809747685
- ISBN:
8809747682
- Pagine:
- 288
- Formato:
- brossura
- Argomento:
- Narrativa generale (bambini e ragazzi)
- Età consigliata:
- 14 anni
Trama Cécile. Il futuro è per tutti
Cécile Barrois ha 22 anni, una laurea, con abilitazione all'insegnamento nella scuola primaria e i suo primo lavoro: una prima presso la scuola elementare Louis-Guilloux a Parigi. Si realizza cosi il suo sogno, fin da quando era bambina: diventare maestra. A scuola ci sono anche molti alunni, tutti fratelli e cugini, originari della Costa d'Avorio, e appartenenti a una famiglia un tempo facoltosa e molto in vista nel paese, fuggita dopo un colpo di stato. I genitori dei bambini francesi e le insegnanti non vedono di buon occhio i "neri", ma sanno che la loro presenza è indispensabile perché la scuola non chiuda per numero insufficiente di allievi. Tra problemi di insegnamento e di cuore, la vicenda si complica quando la domanda di asilo della famiglia Baoulé viene respinta per "mancanza di documentazione". La conclusione è una vera sorpresa e cela un mistero che solo le forze unite di più persone, coinvolte dalla giovane insegnante, possono svelare.
Recensioni degli utenti
Adorabile! -27 marzo 2012
Questo libro è adorabile dalla prima all'ultima pagina, copertina in primis! Ho ritrovato lo stesso stile fresco e leggero di "Oh, boy" (romanzo che ho adorato e che vi consiglio di cuore) nell'affrontare tematiche importanti e difficili. Il messaggio va saputo cogliere... Proprio come la felicità!
Geniale-22 settembre 2011
Marie-Aude Murail è un prodigio nella scrittura! La vorrei come Ministro dell'istruzione o delle politiche sociali! Protagonista di questo libro è infatti la scuola, che torna ad essere un luogo di formazione e crescita per i suoi piccoli studenti, e soprattutto di integrazione. Un esempio da far leggere non solo a tutti i ragazzi ma anche agli adulti.
Il futuro è per tutti!-18 agosto 2011
Impossibile resistere a questo libro! In copertina 2 piedini neri, nudi, semicoperti dai jeans, con le dita leggermente rialzate, come in attesa. Un accento acuto, quello di Cécile, realizzato con un tocco accademico, quello dei laureati. Un libro tenerissimo su una scuola elementare, con una maestra alle prime armi e un preside ispirato, molto "complottardi" (non è un aggettivo bellissimo?). Entrambi si rendono conto che "il mondo degli adulti è davvero terribile" e si approcciano ai bambini cercando di entrare nel loro mondo e di traghettarli pian piano nell'adolescenza, dando spazio alla fantasia. "... L'immaginazione è il sostegno a qualsiasi apprendimento!" Poi ci sono i Baoulé, una tribù di rifugiati politici: dodici bambini e tre adulti, che rischiano di essere rimpatriati. "Troppi bambini sono ancora condannati a vivere la loro infanzia nella sofferenza. Dimmi come possiamo aiutarli? Basta che ascolti la tua coscienza. " Il futuro - almeno quello - DEVE essere per tutti. La Murail ha uno stile molto simile a quello della Gavalda. L'imprinting francese? Un po' favolistico, ma molto gradevole.
Profondo-29 luglio 2011
E' il secondo libro che leggo di Marie-Aude Murail e devo dire che anche questo mi ha entusiasmato. Cecile corona il sogno di riuscire ad insegnare a dei bambini, ma si trova alle prese con problemi legati al razzismo da parte delle persone del paese. Una bella storia molto profonda che affronta problrmi della nostra società.
Grazie a tutti-19 febbraio 2011
Cécile una maestra che inizia ad insegnare si trova alle prese con le problematiche razziali in una cittadina della Francia. Grazie al suo intervento tanti problemi vengono a galla e si riesce in qualche modo a risolverli. Come sempre molto brava la Murail.
Cécile-9 febbraio 2011
Nella scheda a questo libro l'età consigliata è 11 anni. Credo sia fuorviante. Sono sicura che i bambini possano leggerlo e capirlo, ma credo che una lettura del genere sia più necessaria per gli adulti. Marie-Aude Murail sì che ci sa fare. Prende un problema di quelli più sentiti (l'integrazione razziale) e lo inserisce in un contesto così quotidiano e semplice che alla fine la soluzione non può che essere quella da lei proposta.