La cavalcata del sangue. Muttersohn
- Editore:
SugarCo
- Data di Pubblicazione:
- 21 ottobre 2013
- EAN:
9788871986609
- ISBN:
8871986601
- Pagine:
- 320
- Formato:
- brossura
Trama La cavalcata del sangue. Muttersohn
Fede e musica, soprattutto la musica corale, il canto come la più pura forza espressiva, sono le due potenze che fanno del romanzo una grande sinfonia in straziante diesis minore che esplode infine in un luminoso re maggiore. Su una società disperatamente malata s'irradia la luce messianica e mistica della Redenzione. Il romanzo della società senza Padre ha come protagonista Percy Anton Schlugen, al tempo stesso un Parsifal e un Idiota del XXI secolo. La madre, Josefine, rivela di averlo generato senza il concorso di un padre. Quest'"angelo senz'ali", la figura messianico-mistica centrale del romanzo, tenta invano di adottare come padre le figure maschili che potrebbero appagarlo. Presta la sua opera come infermiere nell'ospedale psichiatrico regionale di Borgococcio, un vecchio convento medievale ristrutturato: i pazienti lo amano e desiderano sentirlo parlare perché lui sa ascoltarli, prenderli sul serio, i suoi discorsi nascono spontanei e a volte si dilatano nella recita di testi di Agostino, Suso, Böhme e Swedenborg. Purtroppo questa oasi felice si dissolve a causa dello scontro irreparabile e inevitabile che il Professore sostiene con il campione della scolastica medica contemporanea e della sua scienza farmacologica, il Dr. Bruderhofer, che vuol prendergli il posto. La violenza neo-illuminista di Bruderhofer costringe Augustin Feinlein a varcare le Alpi.
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Uno splendido inno alla fede e alla musica-4 dicembre 2013
A questo romanzo di Martin Walser riesce un'impresa letteraria che è sempre sembrata impossibile: tradurre in una narrazione e nei suoi personaggi i momenti più alti di tutta la tradizione biblica e cristiana, confrontandola al tempo stesso con la scienza contemporanea e con la tragedia della nostra società senza Padre. Percy, il protagonista, che è al tempo stesso un Parsifal e un Idiota del nostro tempo, sintetizza nella sua persona l'espressione più alta, più intensa e al tempo stesso più rivelatrice del cavaliere della fede. Nato da Josefine (mamma Fini) senza l'intervento di un uomo, riassume nella sua personalità nel modo più sconcertante e al tempo stesso più straordinario i tratti fondamentali di una fede che salva e si fa amare rispondendo all'appello di tutti quelli che incontra e in particolare dei malati di una clinica psichiatrica modernissima ricavata dal vecchio convento medioevale di Borgococcio. La fede di Percy illumina tutti coloro che incontra e gli consente di stabilire relazioni umane esemplari con tutti coloro che avvicina, conservando la più limpida e cristallina spontaneità della parola che a loro si rivolge. Questo romanzo, che il The Times Literary Supplement ha paragonato alla "Montagna incantata" di Thomas Mann, la supera perché la magia della parola si sposa con la divina energia della fede che si riflette e si rivela nel dono della bellezza assoluta come possiamo incontrarla nella musica (Haendel, Wagner, Richard Strauss...) e nella pittura (Caravaggio, La Madonna dei Pellegrini...). In esse noi viviamo l'al di là: "abbiamo bisogno di musica e ci è permesso aver bisogno di musica. Perché abbiamo bisogno di musica, perché possiamo permetterci la musica? Poiché musica vuole più di quanto è." Questo romanzo ci fa amare con tutti noi stessi la fede e la musica, la pittura perché ci fa capire che esse sono capaci di rendere il mondo più bello di quanto ci appare ogni giorno e di quanto in effetti è. Una dolcissima e profondissima iniziazione all'eternità!
