Cavalcare la tigre. Orientamenti esistenziali per un'epoca della dissoluzione
- Editore:
Edizioni Mediterranee
- Collana:
- Opere di Julius Evola
- Edizione:
- 7
- A cura di:
- G. De Turris
- Data di Pubblicazione:
- 9 luglio 2009
- EAN:
9788827220474
- ISBN:
882722047X
- Pagine:
- 232
- Formato:
- brossura
Descrizione Cavalcare la tigre. Orientamenti esistenziali per un'epoca della dissoluzione
Julius Evola tratta in quest'opera del problema dei comportamenti che per un tipo umano differenziato si addicono in un'epoca di dissoluzione, come l'attuale. E "orientamenti esistenziali per un'epoca della dissoluzione" è il sottotitolo esplicativo che l'autore stesso dettava per la prima edizione del 1961. Il libro, però, venne pensato all'inizio degli Anni Cinquanta - per poi essere adattato allo svilupparsi della situazione contingente una decina d'anni dopo - insieme a "Gli uomini e le rovine", che uscì nel 1953. I due saggi dunque, non devono essere considerati in contrapposizione, ma viceversa come complementari. Per essi è possibile adottare la definizione che Evola diede per i suoi due libri sulla sapienza orientale, "Lo yoga della potenza" e "La dottrina del risveglio": così, "Gli uomini e le rovine" è analogamente al primo l'indicazione della "via umida", cioè della affermazione e della realizzazione in atto; "Cavalcare la tigre" illustra come il secondo la "via secca", cioè quella intellettuale, interiore, personale. Partendo da una decisa opposizione a tutto ciò che è residuale civiltà e cultura borghese, viene cercato un senso dell'esistenza di là del punto-zero dei valori, del nichilismo, del mondo dove "Dio è morto".
Recensioni degli utenti
Consigli per gli uomini ancora in piedi-17 maggio 2011
Un libro pieno di orientamenti e consigli su come considerare il mondo moderno. Naturalmente non è un testo per tutti, può secondo me essere compreso solo da chi avverte già di suo un disagio nei confronti della società moderna e dei suoi valori (materialismo, se non teorico, almeno di fatto, culto del profitto, meccanizzazione del lavoro e della vita senza lasciare più spazio all'Umanità e allo spirito).