Cattedrale di Raymond Carver edito da Minimum Fax

Cattedrale

Editore:

Minimum Fax

Collana:
I Quindici
Traduttore:
Duranti R.
Data di Pubblicazione:
13 ottobre 2008
EAN:

9788875211929

ISBN:

8875211922

Pagine:
287
Formato:
rilegato
Argomento:
Racconti
Acquistabile con la

Trama Cattedrale

Non era solo il fatto di passare intere serate svegli fino a tardi, o di esserci trovati più volte in situazioni curiose, a fare di noi una coppia di amici. Erano le storie. Le storie e il fatto di raccontarcele. Ray mi incoraggiava calorosamente ad andare avanti con la mia scrittura, e da parte mia ricordo con che emozione lo ascoltai una volta leggermi alcuni dei suoi racconti. Fui immediatamente convinto che erano qualcosa di nuovo e al tempo stesso destinato a durare nel tempo: una novità che sarebbe rimasta tale per sempre. Per quanto i precedenti racconti di Carver fossero belli, questi erano persino migliori, più luminosi, più misteriosi, ti colpivano diritti al cuore. (Tobias Wolff)

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4 di 5 su 1 recensione

Io Carver non so chi siaDi B. Marco-30 novembre 2009

Io non so chi sia Raymond Carver. Leggendo i suoi racconti mi sembra di non aver capito un'acca di lui. E forse era proprio il suo scopo. Carver ti ficca dentro a un mondo costruito con quattro frasi e tu ci annaspi dentro. Ti sembra quasi di affogare, vorresti conoscere, sapere. Ti spreme la testa con le parole ma soprattutto col silenzio. Poi a un certo punto se ne va. Ti lascia lì con questa cosa che ormai hai fra le mani e sembra dirti "tientelo, io non so che farmene". Sai ancora meno di lui se pensi alla sua vita e soprattutto al contenzioso fra lui e il suo primo editore, di cui ancora oggi non se ne è venuto a capo. Ormai non lo sapremo più. Era americano, vissuto nella metà del secolo scorso; beveva come una spugna. Questo, e le situazioni crude che descrive, lo possono far accomunare a Bukowski, ma non è la stessa cosa. Carver ricorda di più Hemingway, per l'asciuttezza della prosa. Ha un modo tutto suo di accennare, di far vedere le cose, le sensazioni, attraverso i gesti o semplicemente gli oggetti. Ha lanciato un genere: il minimalismo. Ed è proprio su questo punto che nacque la disputa con il suo editore. Si dice che lui abbia preso i racconti di Carver e li abbia ridotti all'osso, scarnificati, rendendoli quelli che sono oggi. Un misto di parole, silenzio e rumore; capisaldi del minimalismo, appunto. Si dice che però Carver non fosse pienamente d'accordo col suo editor e che quando poi esplose ripubblicò parte dei suoi lavori mettendoli nel modo in cui piaceva a lui; ma ebbero scarso successo. Non so dove sia la verità e preferisco non saperlo. "Cattedrale" è la sua raccolta di racconti più famosa. In effetti è la sua punta più matura, che funziona meglio, che ti spacca la testa in piccoli pezzi. Chi ama la short story pura l'adorerà. I miei preferiti sono 'Penne';, 'Cose piccole ma buone' e 'Cattedrale', che dà il nome al libro. Cinque pallini sono troppo pochi per dare un giudizio, e poi che schifo dare giudizi ai libri con una scala di valori. Non ha molto senso. Comunque do 4 perché la perfezione non esiste.