Castelli di rabbia
- Editore:
Feltrinelli
- Collana:
- Universale economica
- Data di Pubblicazione:
- 27 dicembre 2012
- EAN:
9788807880872
- ISBN:
8807880873
- Pagine:
- 222
- Formato:
- brossura
Trama Castelli di rabbia
A Quinnipak c'è una locomotiva di nome Elizabeth, la locomotiva del signor Rail. A Quinnipak si suona l'umanofono, lo strumento del signor Pekish. Quinnipak è un luogo dove chi vive o chi ci arriva ha una storia scritta addosso. Quinnipak è un luogo che invano cerchereste sulle carte geografiche. Eppure è là. Il libro è uscito per la prima volta nel 1991.
Recensioni degli utenti
Stravolgente in senso positivo-30 marzo 2018
A differenza degli altri libri di Baricco, più meditativi, questo sembra essere stato scritto più di impulso come se l'autore sentisse un'urgenza a mettere su carta i pensieri che si affollavano nella sua testa. E' confusonario, a tratti sembra senza senso ma per me è bellissimo proprio come a volte lo sono le cose non troppo definite, ma un po' sfumate. Un applauso a Baricco per questo capolavoro.
Leggere è una sporcheria dolcissima-28 marzo 2018
Un libro che ti coinvolge pienamente, ti fa entrare in pieno contatto con i personaggi per quanto strani o bizzarri. Quinnipak è governata da leggi tutte sue, ma meravigliosa proprio per questo con la banda che suona il martedì e l'umanofono il venerdì. Un finale che solo Baricco può regalare. Consigliato.
In pieno stile Baricco-22 marzo 2018
Fatta eccezione per Novecento, di Baricco mi è sembrato di leggere sempre lo stesso libro, malgrado cambiassero titoli e si aggiungessero temi, e questo non fa eccezione. Lo stile ripetitivo rende la lettura della prima parte del libro quasi noiosa ed eccessivamente lenta, per poi arrivare ai colpi di scena finali e alla piena comprensione del perché il titolo, stavolta, sia "Castelli di rabbia". Questo mi piace di Baricco, che non si possa mai odiare completamente ciò che scrive, perché vi si ritrova sempre qualcosa di sensazionale, anche se ben nascosto, anche se dopo una lunga attesa. I personaggi, poi, vivono come sempre in un mondo tutto loro, così diverso e allo stesso tempo così simile al nostro. Le storie di Baricco danno davvero un assaggio di infinito, forse questa più di tutte.
Il Tarantino della letteratura-13 agosto 2013
Castelli di rabbia e' uno dei libri di Baricco che ho apprezzato di più. Un po' confusionario, è vero, ma credo sia questo l'intento. Sembra quasi come se fosse stato scritto di getto, di impulso, di cuore. Così mi immagino l'autore seguire il flusso delle proprie emozioni durante una notte particolarmente tormentata, in cui i pensieri vengono a galla tutti insieme. Alcuni passaggi li ho trovati di un'intensità stravolgente, con descrizioni incalzanti che non lasciano tempo al respiro. Questo è Baricco.
L'ho trovato un po' confusionario...-29 maggio 2012
Un po' - molto - confusionario, per la verità. Non è come gli altri libri dello stesso autore, da cui, infine, si riesce a trarre una trama abbastanza unitaria. Con questo accade il contrario. Allo stesso modo inizia il romanzo, così termina, in quella confusione che non arriverà mai ad una conclusione.
Irritante-18 maggio 2012
Mah! Che ci sarà in questo libro di bello? L'ho trovato irritante alla fine, non ho apprezzato lo stile piuttosto costruito con quei periodi ripetuti e quei personaggi irreali... Surreali... Non so come definirli, che in altre opere, di altri autori intendo, sono magari il valore aggiunto; qui sono spiacevolmente "intenzionali". Ecco, credo che spesso in Baricco si avverta purtroppo "l'intenzionalità" estetica della sua scrittura.