Castelli di rabbia
- Editore:
Feltrinelli
- Collana:
- Universale economica
- Data di Pubblicazione:
- 29 settembre 2008
- EAN:
9788807819698
- ISBN:
8807819694
- Pagine:
- 222
- Formato:
- brossura
Trama Castelli di rabbia
A Quinnipak c'è una locomotiva di nome Elizabeth, la locomotiva del signor Rail. A Quinnipak si suona l'umanofono, lo strumento del signor Pekish. Quinnipak è un luogo dove chi vive o chi ci arriva ha una storia scritta addosso. Quinnipak è un luogo che invano cerchereste sulle carte geografiche. Eppure è là. Il libro è uscito per la prima volta nel 1991.
Recensioni degli utenti
Il Tarantino della letteratura-13 agosto 2013
Castelli di rabbia e' uno dei libri di Baricco che ho apprezzato di più. Un po' confusionario, è vero, ma credo sia questo l'intento. Sembra quasi come se fosse stato scritto di getto, di impulso, di cuore. Così mi immagino l'autore seguire il flusso delle proprie emozioni durante una notte particolarmente tormentata, in cui i pensieri vengono a galla tutti insieme. Alcuni passaggi li ho trovati di un'intensità stravolgente, con descrizioni incalzanti che non lasciano tempo al respiro. Questo è Baricco.
L'ho trovato un po' confusionario...-29 maggio 2012
Un po' - molto - confusionario, per la verità. Non è come gli altri libri dello stesso autore, da cui, infine, si riesce a trarre una trama abbastanza unitaria. Con questo accade il contrario. Allo stesso modo inizia il romanzo, così termina, in quella confusione che non arriverà mai ad una conclusione.
Irritante-18 maggio 2012
Mah! Che ci sarà in questo libro di bello? L'ho trovato irritante alla fine, non ho apprezzato lo stile piuttosto costruito con quei periodi ripetuti e quei personaggi irreali... Surreali... Non so come definirli, che in altre opere, di altri autori intendo, sono magari il valore aggiunto; qui sono spiacevolmente "intenzionali". Ecco, credo che spesso in Baricco si avverta purtroppo "l'intenzionalità" estetica della sua scrittura.
O scene di vita quotidiana-15 maggio 2012
Magnifico esempio di letteratura contemporanea soprattutto se si considera che è stato scritto da Baricco all'età di 33 anni. Il romanzo presenta una storia realistica che non è mai banale grazie ad un'accurata scelta linguistica e stilistica; non mancano anche i riferimenti ad un linguaggio quotidiano.
Se gli altri...-24 marzo 2012
Se gli altri libri di Baricco mi hanno entusiasmata, resa "indipendente" dal suo stile, e compiaciuta per la sua arte di mettere parole una dietro l'altra in un modo così armonioso e complesso tra di loro, questo libro ha innescato l'esatto contrario. Lo stile sempre impeccabile, ma in questo libro risulta confusionario. La trama è intrecciata senza seguire un vero filo logico, solo le pagine finali del libro rappresentano quelle più importanti. Per me questo libro non è tra i più belli di Baricco.
Castelli di rabbia-20 marzo 2012
Al termine della lettura mi è venuta un po' di rabbia che potrei riassumere così: tanta apparenza e nessun contenuto. Ho l'impressione di essere stato raggirato dall'autore che in alcune parti infila frasi su frasi che a lungo andare non vogliono dire niente. Alcuni concetti espressi nelle pagine mi fanno comprendere il motivo del suo successo, ma le parti tediose, con periodi riproposti all'infinito con ostentata pomposità arrivano a sfiorare il ridicolo. Per me, quasi, il nulla.