Il caso Saint-Fiacre di Georges Simenon edito da Adelphi
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Il caso Saint-Fiacre

Editore:

Adelphi

Edizione:
9
Traduttore:
Pinotti G.
Data di Pubblicazione:
9 ottobre 1996
EAN:

9788845912399

ISBN:

8845912396

Pagine:
149
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione Il caso Saint-Fiacre

«La contessa di Saint-Fiacre teneva ancora la faccia tra le mani. Era rigida, immobile, come la maggior parte delle altre vecchie. «“Ite missa est... La messa è finita...”. «Solo allora Maigret capì quanto era stato angosciato. Quasi non se n’era reso conto. Senza volerlo sospirò di sollievo [...]. «Ancora tre persone... Due... Qualcuno spostò una sedia... Rimaneva solo la contessa, e Maigret ebbe un fremito d’impazienza... «Il sacrestano, che aveva concluso il suo compito, gettò uno sguardo alla signora di Saint-Fiacre, e un’espressione dubbiosa gli si dipinse sul volto. In quel medesimo istante il commissario avanzò. «Giunti accanto a lei, rimasero entrambi stupiti di quell’immobilità e cercarono di vedere il volto che le mani giunte continuavano a nascondere. «Turbato, Maigret le sfiorò una spalla. Il corpo vacillò, come se fino a quel momento fosse stato sorretto da un filo, poi rotolò a terra e rimase inerte. «La contessa di Saint-Fiacre era morta».

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4 di 5 su 4 recensioni

Il caso Saint FiacreDi r. RAFAELLA-30 maggio 2012

Un giallo atipico per Simenon. Il suo Maigret sembra quasi messo da parte, quasi travolto dagli eventi, dai suoi ricordi e dal suo passato. Si sostituisce a lui il nuovo conte di Saint Fiacre, un uomo che fino a quel momento aveva condotto una vita a dir poco sopra le righe, e che ha l'opportunità di dimostrare che vale più di quanto ha dimostrato fino a quel momento.

Il caso Saint-FiacreDi R. Pasqualina-27 settembre 2011

Giallo familiare con ambientazione molto soft tipica dell'ultimo Simenon, con Maigret impegnato a districarsi tra i ricordi della casa dove è cresciuto, nella campagna parigina, e un caso di cui - forse proprio perché impegnato nel ricordo - sta capendo poco. Un finale con tutti i sospetti invitati per una cena, alla maniera di Miss Marple, o di Geore Walter Scott, come il Conte di Saint-Fiacre suggerisce. E' proprio lui a sostituirsi a Maigret nella soluzione del caso, lui che dedito a una vita dissoluta torna a Saint-Fiacre per la morte della madre e lentamente recupera la dignità perduta, fino all'apoteosi finale che lo rende degno (anche agli occhi di Maigret) del padre e dei suoi antenati. Come commenta Simenon: "Ci sono individui che, in un dato momento della loro esistenza, vivono un'ora di pienezza, un'ora durante la quale essi sono in qualche modo al di sopra del resto dell'umanità e di se stessi".

Il caso Saint-FiacreDi S. Silvia-21 febbraio 2011

Ennesimo romanzo del grande simenon. E' un caso anomalo quello che coinvolge il commissario Maigret a Saint Fiacre, un paesino sperduto della nebbiosa e fredda campagna francese dove Maigret è nato e ha trascorso l'infanzia, nella casa dell'intendente dei conti Saint Fiacre. E' anomalo perché egli non interviene a risolvere un delitto quale funzionario della polizia parigina, in seguito di regolare denuncia; un omicidio "particolare" viene perpetrato, la morte della contessa è dovuta ad arresto cardiaco, non v'è formale arma del delitto se non un foglio di giornale nascosto tra le pagine di un messale. Tuttavia l'enigmatica profezia contenuta in una lettera anonima arrivata al dipartimento di polizia di Parigi si avvera. Soprattutto il caso è anomalo perché Maigret funge non da investigatore quanto da spettatore: il suo animo è in subbuglio, il passato gli torna in mente e lo sommerge, mentre la realtà purtroppo cozza inconciliabilmente con i ricordi della giovinezza, provocando nel commissario un malessere che lo annichilisce. La conclusione finale, dove i possibili colpevoli sono riuniti a cena nel castello alla presenza di Maigret, costituisce una scena magistrale, in cui le meschinità, le colpe e i desideri nascosti che potrebbero giustificare l'omicidio da parte dei convitati vengono a galla, grazie all'iniziativa di uno dei personaggi che veste, al posto del commissario, i panni dell'investigatore, mostrando al contempo i protagonisti così come sono: tante figure meschine, pavide e banali. Un giallo dal fascino misterioso come l'atmosfera brumosa della campagna di Francia in cui è ambientato.

Ottimo gialloDi b. mattia-23 novembre 2010

Maigret in questo romanzo ritorna nei luoghi della sua infanzia, infatti la vittima del crimine è la contessa di Saint-Fiacre, signora del castello dove il padre di Maigret prestava servizio come amministratore. I ricordi di Maigret affluiscono percorrendo i luoghi dell'infanzia, e scorgendo i volti familiari dei cittadini, con pacata tristezza e il solito acume anche questo caso sarà risolto. Tragica sullo sfondo la figura della vecchia contessa, donna lacerata dalla colpa e dai richiami carnali.