Il caso dei cioccolatini avvelenati

Ecco un bel giallo classico: sei membri di un circolo di investigatori dilettanti provano a risolvere un delitto insoluto per Scotland Yard; ognuno di loro indaga in autonomia e con metodi diversi, esaminando il caso da diverse prospettive e focalizzandosi su diversi indizi, e propone una soluzione cercando di convincere gli altri. L'azione avviene in flashback, tutte le ricostruzioni sono apparentemente attendibili e ogni volta ci sembra di essere convinti della verità di quanto appena letto, fino alla sorprendente rivelazione finale. Sebbene l'azione sia scarsa, la suspense resta alta per tutto il libro

Non lo conoscevo, ed è stata una piacevolissima scoperta. Il romanzo funziona benissimo, l'ambientazione riuscitissima. Pare sia fra i più venduti della collana: è in effetti un godibile giallo atipico, in cui tutti sono investigatore e tutti, meno uno (quello effettivo!), "potenziali" colpevoli. Sarebbe stato un capolavoro se, alla fine dell'indagine, non si fosse giunti ad alcuna soluzione, ma Berkeley non è Drrenmatt e questo è un libro commerciale dell'età d'oro del genere, non certo un requiem per il romanzo giallo.

niente male l'idea. Sei personaggi, tutti esperti a loro modo di delitti e di investigazione (scrittori di gialli, criminologi, avvocati penalisti, psicologi criminali), fanno parte del Circolo del Crimine, un circolo privato che si ritrova periodicamente per discutere di qualche caso o di teorie criminologiche. Il presidente del circolo, Roger Sheringham, d'accordo con Scotland Yard, affida ai sei selezionatissimi membri il compito di scoprire chi ha ucciso la signora Bendix con una scatola di cioccolatini avvelenati destinata allo scorbutico Sir Eustace Pennefather, ma passata di mano in mano fino a giungere alla vittima finale. Chi era il reale destinatario? Ognuno dei sei personaggi offirà la sua verità, cimentandosi nell'impresa di ricostruire gli avvenimenti, corredando la propria soluzione con prove e indizi. Sei soluzioni tutte credibilissime e minuziosamente sostenute dai fatti. Ma solo una ricostruzione si rivelerà corretta. La suspance è ben tenuta fino alla fine, il testo è piacevole da leggere, le analisi dei personaggi tutte convincenti. Manca solo un po' di verve.